“FREE TO CHOOSE” A CAVALLINO-TREPORTI

Immagine delle sessioni di gioco già svolte a Cavallino-Treporti

Arriva a Cavallino-Treporti il gioco da tavolo “Free to Choose” che vuole aiutare ragazze e ragazzi 16-29 anni a scegliere senza condizionamenti di genere il loro percorso formativo e lavorativo. Tre gli appuntamenti previsti al Centro sociale polivalente l’8, 9 e 11 febbraio e realizzati in collaborazione con l’Amministrazione comunale.

CAVALLINO-TREPORTI – Arriva a Cavallino-Treporti (Ve) il gioco da tavolo “Free to Choose” che vuole aiutare ragazze e ragazzi 16-29 anni a scegliere senza condizionamenti di genere il loro percorso formativo e lavorativo. Inserito all’interno dell’omonimo progetto guidato dalla Cooperativa sociale Itaca e co-finanziato dal programma Rights, Equality and Citizenship dell’Unione Europea, il gioco da tavolo è stato ideato e realizzato quale strumento didattico innovativo per decodificare, riconoscere e superare gli stereotipi di genere. Tre le sessioni chiuse (non aperte al pubblico) previste al Centro sociale polivalente di Ca’Savio in via Fausta 95, venerdì 8 febbraio alle 20.30, sabato 9 febbraio alle 15 e lunedì 11 febbraio alle 21, e realizzate in collaborazione con il Comune di Cavallino-Treporti e il Laboratorio Giovani, il servizio comunale rivolto alla popolazione giovanile del territorio gestito dalla Cooperativa Itaca. Nella sessione dell’8 febbraio alcuni dei giocatori presenti saranno soci dell’associazione locale Frukto Salato.

Saranno tre giornate dedicate all’orientamento scolastico e professionale dei giovani, due appuntamenti con altrettante sessioni di gioco si sono già tenuti nei giorni scorsi. Farà tappa anche a Cavallino-Treporti “Il mese della sperimentazione europea” del gioco Free to Choose, inserito all’interno dell’omonimo progetto europeo che mira a promuovere un cambiamento culturale e comportamentale nei giovani 16-29 anni e negli adulti-chiave coinvolti nelle fasi di transizione e orientamento dalla scuola secondaria all’istruzione superiore o al mercato del lavoro, portando a una diversa visione delle professioni e delle opportunità lavorative.

Sono coinvolte nel progetto una decina di organizzazioni di cinque Paesi europei all’interno di un partenariato ricco e motivato che comprende, oltre alla capofila Cooperativa sociale Itaca, Regione Friuli Venezia Giulia Assessorato al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Ires Fvg, Università di Modena e Reggio Emilia per l’Italia, e poi Mcbit e Nefiks (Slovenia), Opciònate e Università di Valencia (Spagna), Apload (Portogallo) e Mediterranean Institute for Gender Studies MIGS (Cipro).

Sperimentazione, valutazione e risultati. La sperimentazione ufficiale del gioco, che si concluderà entro il mese di febbraio tra Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Slovenia e Portogallo, coinvolgerà centri di aggregazione giovanile, scuole superiori, centri di formazione professionale, centro di orientamento regionale, biblioteche, ludoteche, associazioni ludiche e ambienti informali. Seguirà la fase di valutazione di impatto del progetto a livello sociale a cura di Apload, mentre il 13 giugno a Cipro si terrà l’evento conclusivo con la presentazione dei risultati finali del progetto.

Disseminazione. Nel corso dell’estate 2018 era stata particolarmente intensa l’attività di disseminazione portata avanti tra Italia, Slovenia e Spagna grazie a molteplici sessioni ludiche con giovani provenienti da Italia, Spagna, Regno Unito, Slovenia, Fyrom (Former Yugoslav Republic of Macedonia), Croazia, Grecia e Lettonia. I feedback ricevuti dai giocatori e dalle giocatrici erano stati particolarmente importanti, consentendo allo staff di progetto quel labor limae necessario a definire con accuratezza e meticolosità ogni particolare del gioco.

Le ricerche. Tra i tasselli fondamentali del progetto la ricerca “Mind the gap & Coming out: stereotipi di genere in Europa” condotta dall’Università di Valencia e la “Ricerca sulle abitudini ludiche” effettuata dall’Università di Modena e Reggio Emilia per la costruzione della struttura del gioco, che ha visto la collaborazione dell’associazione di ricerca sul gioco PlayRes nella fase di game design. Tra le tante ricche sinergie attivate quella con Paolo Mori, uno dei più conosciuti game designer d’Italia, e con Giorgio Gandolfi, noto project manager in ambito di game design.

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