FOCUS SUL PROGETTO NAZIONALE PER L’INCLUSIONE E INTEGRAZIONE DEI BAMBINI ROM, SINTI E CAMINANTI

Al MAMbo Museo di Arte Moderna di Bologna una giornata dedicata al confronto e allo scambio di esperienze e buone prassi tra le città di Venezia, Firenze, Milano e Bologna.

BOLOGNA–VENEZIA- Favorire interventi di inclusione sociale e scolastica di bambini, adolescenti e famiglie appartenenti alle comunità Rom, Sinti e Caminanti, ridurre la marginalità estrema e promuovere la disseminazione di buone prassi di lavoro e di saperi. Lo scorso 8 settembre nella sala conferenze del MAMbo, Museo d’arte moderna di Bologna, quattro grandi città come Venezia, Firenze, Milano e Bologna sono state chiamate al confronto, allo scambio di esperienze e alla condivisione delle buone prassi sviluppate all’interno del “Progetto nazionale per l’inclusione e l’integrazione dei bambini Rom, Sinti e Caminanti” 2021-2023.

Per Venezia sono intervenuti Beatrice Ferraboschi, referente di progetto del Comune di Venezia, Giulia Giaccaglia e Alessandro Zanetti, educatori della Cooperativa sociale Itaca, Imri Gasi, esponente della comunità RSC locale, Luana Berretta, docente Istituto Comprensivo Alpi; per Firenze Simona Boboli, Ines Rossano e Barbara Scartoni referenti di progetto del Comune di Firenze, Gilberto Scali coordinatore del progetto; per Milano Giulia Comoletti, referente di progetto del Comune di Milano, Francesca Strada e Giampaolo Bovio dell’Istituto Comprensivo Arcadia di Milano; per Bologna Fabiana Forni, referente di progetto del Comune di Bologna, Gemma Giusti, Letizia Campagna e Giuseppe Buonofiglio, educatori della Cooperativa sociale Open Group, Benedetta Lamanna, coordinatrice Asp Città di Bologna.

INTEGRAZIONE RSC A VENEZIA

I Progetti per l’integrazione e l’inclusione scolastica e sociale dei bambini Rom, Sinti e Caminanti nella città di Venezia sono coordinati dal Servizio Infanzia e Adolescenza del Comune di Venezia, e sostenuti dal finanziamento del Programma Operativo Nazionale (PON), promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca Universitaria e il Ministero della Salute con il supporto tecnico-scientifico dell’Istituto degli Innocenti. Coinvolta la Cooperativa sociale Itaca quale soggetto gestore. Il progetto, a Venezia, è riservato ai bambini e ragazzi 0-18 anni e alle famiglie.

Tre gli ambiti d’intervento.

Il lavoro nella rete locale e di governance è un’area specifica di attenzione finalizzata a dare forma stabile a meccanismi di gestione degli interventi sociali e socioeducativi. La cooperazione tra settori sociale, sociosanitario, educativo e terzo settore e la partecipazione della comunità RSC sono requisiti fondamentali nelle azioni e strategie di contrasto alla marginalità e all’esclusione sociale.

Il lavoro nella scuola, finalizzato a promuovere una scuola più inclusiva e a combattere la dispersione scolastica, è rivolto non solo ai bambini RSC ma a tutti gli studenti, per offrire strumenti affinché la scuola, attraverso il lavoro di équipe multidisciplinare tra insegnanti ed educatori, diventi ancora più capace di sostenere le scelte delle famiglie RSC di investire in istruzione, di essere più inclusive per tutti e di essere luogo di partecipazione effettiva di tutti gli alunni e delle loro famiglie.

Il lavoro nel territorio e nei contesti di vita è finalizzato a integrare gli obiettivi di successo scolastico con quelli volti alla promozione del benessere complessivo di bambini e ragazzi e di tutto il nucleo familiare. Le attività hanno come obiettivo specifico facilitare le relazioni interne ed esterne alle famiglie, nonché favorire l’accesso ai servizi, anche promuovendo percorsi di tutela della salute, e alle opportunità della Città.

La giornata dell’8 settembre è stata l’evento conclusivo di PON Inclusione per Bologna, che ha invitato le altre città limitrofe a portare esperienze e buone prassi. I lavori si sono aperti con i saluti istituzionali di Daniele Ara, assessore alla Scuola, e di Luca Rizzo Nervo, assessore a Welfare e salute della Città di Bologna, Renato Sampogna, dirigente Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Donata Bianchi, Istituto degli Innocenti – Responsabile Ricerca Area Infanzia e Adolescenza. Nel pomeriggio i workshop condotti da Francesca Minigher, insegnante IC 11, “Attenti ai genitori”; Simonetta Malinverno, rappresentante comunità RSC, “Spazi di vita”, Paola Prestopino, insegnante IC 9, “La valigia delle meraviglie”, Simone Pozzato, insegnante IC 14, “La roda dell’amicizia”.

L’iniziativa è stata realizzata con il supporto dei fondi L. R. 14 «Contributi a sostegno di interventi rivolti a preadolescenti, adolescenti e giovani promossi da soggetti privati. (L.R. n. 14/2008 e ss.mm.ii.)».

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