MARCO E LEDA SPOSI

Il sigillo a 30 anni di amore

GORIZIA – Se ognuno di noi si prendesse cura anche di una sola persona, il mondo sarebbe migliore. È così che Marco ha scelto di consolidare il rapporto di una vita con Leda, la sua metà della mela. Grazie alla disponibilità del sindaco Rodolfo Ziberna e dell’assessore Maurizio Negro, che hanno avuto un ruolo fondamentale nel semplificare le procedure, al prezioso supporto del Comune di Gorizia e della Cooperativa sociale Itaca, mercoledì 23 agosto la città dall’anima transfrontaliera ha accolto un evento speciale.

Marco e Leda, presso la loro abitazione, si sono uniti in matrimonio civile circondati dall’affetto e dalla vicinanza delle persone che, negli ultimi tempi, si stanno prendendo cura di loro. Il rito nuziale è stato celebrato dall’assessore alla famiglia Silvana Romano. Una cerimonia intima, ma emozionante e coinvolgente, che ha sigillato trent’anni d’amore. A condividere questa grande gioia insieme a loro, Marco e Leda hanno voluto l’assistente sociale del Comune di Gorizia Federica Fonzar, unitamente ad Antonella Negrini, coordinatrice Itaca per il servizio di assistenza domiciliare Alto Isontino, Patrizia Coletta, vice-coordinatrice e alle operatrici del Sad che hanno circondato di affetto i due sposi novelli.

E prezioso è stato proprio il ruolo delle operatrici Itaca del servizio di assistenza domiciliare, che hanno ricevuto il desiderio di Marco e Leda di unirsi in matrimonio e si sono spese per fare in modo che si avverasse, un gesto di attenzione e vicinanza che è andato oltre le mansioni strettamente assistenziali e lavorative, ed è stato ripagato dalla soddisfazione di vederli finalmente sposi e da tanta emozione.

Il servizio di assistenza domiciliare dell’Alto Isontino (SAD) è un servizio erogato dalla Cooperativa Itaca tramite gestione in accreditamento, fa capo all’Ambito Collio Alto Isonzo – ente gestore Comune di Gorizia – grazie al lavoro di 17 Oss e addette all’assistenza in formazione, guidate da una coordinatrice. Il Sad ha l’obiettivo di consentire al cittadino di conservare il più possibile l’autonomia di vita nella propria abitazione e nel relativo ambiente familiare e sociale, promuovendo il mantenimento e il recupero dell’autonomia personale.

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