
Ricordiamo ancora quando, dopo una strepitosa prova scritta di selezione come progettista europeo, ti presentasti al colloquio e ti restituimmo subito che, forse, nonostante le brillanti competenze tecniche, scrollarti di dosso quell’aria un po’ depressa, avrebbe aiutato il tuo inserimento nella squadra di Itaca.
Ci parlasti a cuore aperto in quella circostanza, come molte altre volte hai fatto, con ingenuità e senza il timore di proteggere spazi esclusivi e ci raccontasti di un momento difficile del tuo percorso personale e che, probabilmente, questa prospettiva lavorativa, avrebbe dato origine a un nuovo tempo, che avevi voglia di inaugurare.
E’ stato un cammino denso, caratterizzato dalla tua originalità e stravaganza, di quando arrivavi in coop trafelato e in ritardo perché non ti eri svegliato e avevi perso il treno o ti era successo qualche contrattempo con la macchina e poi, seduto alla scrivania, con il giubbotto sempre addosso, scrivevi e parlavi sottovoce e di continuo, rendendoci partecipi di tutte le azioni che stavi facendo, passando dall’inglese dei partner europei, al bisiaco con amici e parenti, ai toni affettuosi e indulgenti quando con Federico ti accordavi per gli incontri tanto attesi. Ci facevi sorridere quando, una volta arrivato in ufficio, ci salutavi dopo due ore, oppure iniziavi una conversazione con un collega che intanto era uscito da un bel po’, ma tu non te n’eri accorto perché assorto nel tuo lavoro e nei tuoi pensieri.
Mangiavi quello che capitava e, se Tiziana non s’impietosiva e ti portava qualche piatto preparato con cura da lei in doppia porzione, ti procuravi quel famoso C38 (era quello il numero?), un tramezzino “plasticoso” della macchinetta che faceva inorridire alla sola vista.
E poi vagavi per la coop con aria smarrita a cercare qualche compagno per la pausa cicca, tanto che in molti si chiedevano quali fossero i tuoi pensieri, se avevi dormito abbastanza, che cosa ti portasse così lontano…
Ma magicamente portavi tutto a termine, con passione, attivando tutte le risorse a tua disposizione… Hai contribuito ad arricchire i nostri servizi con progetti importanti come Cross Care, Free to Choose, Caleidos, Change ed in ognuno di questi hai messo una parte importante di te. Abbiamo visto anche la tua generosità, la tua ostinazione e tenacia nei dibattiti sempre frequenti sulle questioni politiche o morali, la tua tenerezza con i bambini e la tua voglia di far festa nelle poche occasioni che insieme ci siamo concessi. Abbiamo riso alle tue battute acute e ironiche che uscivano così, all’improvviso, lasciandoci stupefatti e spiazzati e ascoltato i tuoi pensieri che spesso si elevavano troppo in alto.
Ti abbiamo accompagnato in questo tempo di malattia come siamo stati capaci, a distanza, con messaggi, pensieri e qualche telefonata. Ci hai fatto sapere che sentivi la nostra vicinanza e questo rendeva più leggero tutto quello che stavi affrontando. Hai risposto ai nostri messaggi finché ne hai avuto la forza e ci hai dato una testimonianza di coraggio e umanità che difficilmente dimenticheremo.
Ci piace immaginarti mentre ci stai osservando tranquillo e rilassato da lassù, con la sigaretta appena rullata in bocca e un bel boccale di birra fresca in mano.
Ciao Andrea, va’ in pace, noi ti porteremo con noi…
Area Sviluppo – Cooperativa Itaca
Grata per l’affettuoso ricordo di Andrea ringrazio di cuore
Gabriella Zanolla (zia di Andrea)