GREEN PASS OBBLIGATORIO ANCHE PER IL LAVORO DOMESTICO

PORDENONE – Dal 15 ottobre 2021, è fatto obbligo per i lavoratori di tutti i settori, compreso quello dell’assistenza familiare a domicilio, di essere in possesso della Certificazione Verde da Covid-19. È un tema molto delicato, perché tra i 2 milioni di collaboratori domestici (regolari e irregolari) presenti in Italia, quasi 400 mila lavoratori regolari non sono vaccinati. Molti di essi provengono da Paesi dell’Est Europa, luoghi in cui la copertura vaccinale è molto bassa rispetto all’Italia: in Romania, ad esempio, solo il 25% della popolazione è vaccinata. Oppure sono stati immunizzati con vaccini non riconosciuti, come lo Sputnik russo, e pertanto non hanno alcun diritto di accedere al Green Pass.

Se alla mancanza del Green Pass aggiungiamo l’introduzione del Reddito di Cittadinanza, considerato che molte assistenti familiari preferiscono optare per questo sussidio restando a casa (essendo minima la differenza in relazione alla remunerazione di alcune collaborazioni part time), il rischio è che si scateni un corto circuito a livello nazionale, che potrebbe portare le famiglie con anziani e persone non autosufficienti a restare senza assistenza, o a “contribuire” ad un aumento del rischio di contagi da parte di persone non vaccinate.

Il controllo della Certificazione Verde spetta al datore di lavoro, ovvero al privato cittadino che permette l’accesso nella propria abitazione del lavoratore. Va, però, considerato che, spesso, si tratta di anziani che non hanno uno smartphone o che, comunque, hanno poca dimestichezza con gli strumenti digitali, tanto che potrebbero trovarsi nella condizione di essere impossibilitati a capire se la propria collaboratrice rispetti il requisito. Altresì, non va sottovalutata la preoccupazione di quei familiari che non sanno come comportarsi nel momento in cui devono sospendere l’assistente convivente senza Green Pass.

Per cercare di chiarire queste incertezze, il servizio Wellcome ha raccolto qui di seguito alcune delle risposte alle principali domande riguardanti il Green Pass ed il suo controllo nell’ambito del lavoro domestico:

  • CHE COS’È IL GREEN PASS E QUANTO DURA?

Il Green Pass, come noto, è quella Certificazione emessa dalla Piattaforma nazionale del Ministero della Salute, in formato digitale e stampabile, che contiene un QR Code per verificarne autenticità e validità. Può essere ottenuto con tre diverse modalità e per ognuna prevede diversa durata:

  1. Per vaccinazione: per il completo ciclo vaccinale ha validità di 12 mesi dall’ultima somministrazione. Viene emesso un Green Pass “temporaneo” già dalla prima dose, che sarà valido fino al momento della seconda somministrazione.
  2. Per tampone molecolare o antigienico anti Covid-19 negativo: nel primo caso (molecolare) avrà validità di 72 ore dall’ora del prelievo, mentre per il tampone antigienico la validità è di 48 ore. È bene sottolineare che questa procedura è interamente a carico del collaboratore domestico e non della famiglia, sua datrice di lavoro.
  3. Per guarigione da Covid-19: anche chi è guarito ha diritto ad un Green Pass con validità di 6 mesi; mentre chi è guarito e si è sottoposto alla somministrazione della prima dose del vaccino entro l’anno dal primo tampone positivo, avrà diritto ad una Certificazione della durata di 1 anno.
  • COME SI PUÒ REPERIRE LA COPIA CARTACEA DELLA CERTIFICAZIONE VERDE?

Per chi non è avvezzo agli strumenti tecnologici, ma soprattutto per quei lavoratori che vogliano agevolare il controllo del Green Pass per i propri datori di lavoro anziani, il consiglio è di stampare il Certificato Verde, lo si può fare anche appoggiandosi ad un intermediario, come il proprio medico di base o recandosi in farmacia, presentando la propria tessera sanitaria.

  • COME FARE SE IL COLLABORATORE DOMESTICO HA RICEVUTO UN VACCINO CHE RIENTRA TRA QUELLI NON ANCORA RICONOSCIUTI DALLE AUTORITÀ NAZIONALI COMPETENTI?

Il Ministero della Salute ha pubblicato una circolare in cui sono riportati i vaccini considerati validi ai fini della Certificazione Verde da Covid-19. Non è stato reso ancora noto il modus operandi per chi ha ricevuto un vaccino tra quelli non riconosciuti dall’Ema.

  • CHI È ESENTATO DAL POSSESSO DEL GREEN PASS, COME PUÒ DIMOSTRARE DI POTER ACCEDERE AL LUOGO DI LAVORO?

Sono esentati i soggetti che non possono ricevere o completare la vaccinazione per comprovati motivi di salute, giustificati da idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare dal Ministero della Salute.

Queste persone sono tenute ad esibire, al proprio datore di lavoro, un certificato contenente un apposito “QR code” in corso di predisposizione; in attesa di riceverlo dovranno mostrare le varie certificazioni mediche.

Eventualmente, la famiglia che si trovi in questa situazione, potrà suggerire all’assistente familiare di sottoporsi a tamponi antigenici rapidi, che in questo caso vengono forniti in forma gratuita, presso farmacie e presidi sanitari che aderiscono allo specifico protocollo.

  • CHI DEVE CONTROLLARE IL GREEN PASS?

È il datore di lavoro o un appartenente al suo nucleo familiare a dover controllare che l’assistente ne sia in possesso prima di farlo accedere in casa; se ne è sprovvisto o non ha una versione valida, non può prendere servizio. Nel caso in cui l’assistente sia in attesa di rilascio di valida Certificazione Verde, potrà avvalersi dei documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture pubbliche e private, farmacie, laboratori di analisi, dai medici o pediatri di base.

  • QUALI SANZIONI RISCHIANO LAVORATORE E DATORE DI LAVORO?

Al datore di lavoro che non controlla il rispetto delle regole sul Green Pass, può essere inflitta una sanzione amministrativa che va da 400 a 1000€.

Nel caso in cui l’assistente familiare che entra nel luogo di lavoro sia senza regolare autorizzazione, lo stesso viene considerato assente ingiustificato, ovvero senza diritto allo stipendio fino alla presentazione della Certificazione Verde. Dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, la famiglia dell’assistito può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a 10 giorni, rinnovabili per una sola volta. Il datore di lavoro è tenuto ad effettuare una segnalazione alla Prefettura ai fini dell’applicazione della sanzione amministrativa che potrà andare da 600 a 1500€.

  • LA FAMIGLIA PUÒ ASSUMERE UN ALTRO ASSISTENTE FAMILIARE IN SOSTITUZIONE DEL LAVORATORE ASSENTE INGIUSTIFICATO?

Durante questo periodo di sospensione, la famiglia può assumere un lavoratore in sostituzione, senza sostenere alcun costo aggiuntivo, poiché all’assistente sospeso non deve essere corrisposta la retribuzione fin dal primo giorno e non devono neanche essere versati i contributi Inps e Cassa Colf per tutta la durata del periodo di stop.

  • IL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE PREVEDE, PER LE BADANTI CONVIVENTI, CHE IL DATORE DI LAVORO FORNISCA LORO ANCHE IL VITTO E L’ALLOGGIO O, IN ALTERNATIVA, UNA INDENNITÀ SOSTITUTIVA. IN CASO DI SOSPENSIONE PER MANCANZA DI GREEN PASS, SI SOSPENDONO ANCHE LE COMPONENTI VITTO E ALLOGGIO? LA BADANTE DOVRÀ QUINDI LASCIARE L’ALLOGGIO IN CUI VIVE ABITUALMENTE?

Il vitto e l’alloggio sono prestazioni inserite nel contratto di lavoro e pertanto di natura retributiva, dovendo sospendere l’assistente familiare convivente per la mancata presentazione del Green Pass, vengono meno anche le due componenti sopra citate e, pertanto, il lavoratore dovrà abbandonare l’alloggio per il periodo di sospensione.

  • SE, INVECE, L’ASSISTENTE CONVIVENTE, PUR IN POSSESSO DI CERTIFICAZIONE VERDE VALIDA, RISULTA POSITIVA, DOVE PUÒ TRASCORRERE LA QUARANTENA?

La normativa vigente prevede il divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte alla misura della quarantena. Se la badante è convivente non potrà chiaramente allontanarsi dalla casa nella quale vive.

Il servizio Wellcome è un progetto della Cooperativa sociale Itaca dedicato alla Ricerca&Selezione della persona più idonea al bisogno degli anziani e delle famiglie.

Wellcome è al fianco dei nuclei familiari e/o delle persone anziane che abbiano la necessità di un’assistente familiare o collaboratrice domestica o babysitter esperta e referenziata, che possa prendersi cura a domicilio di tutte le necessità espresse o evidenziate.

Ci potete trovare su Facebook, dove quotidianamente pubblichiamo tante curiosità ed informazioni relative ai nostri servizi: https://www.facebook.com/wellcome.fvgveneto.

I nostri uffici si trovano presso la sede staccata della Cooperativa Itaca in via Roma 19 a Pordenone.

Fonti

https://www.governo.it/it/articolo/green-pass-faq-sui-dpcm-firmati-dal-presidente-draghi/18223

https://www.lapressa.it/articoli/societa/badanti-col-green-pass-rischio-caos-per-milioni-di-famiglie

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