L’esperienza del Servizio educativo domiciliare con giovani e adulti a Cavallino-Treporti
CAVALLINO-TREPORTI (VE). È possibile il lavoro di vicinanza in questo periodo? Questa è la domanda che percepisco sottesa fra molti lavoratori che, in questi mesi, hanno affrontato la necessità di ripensare le finalità e le modalità del proprio ruolo nel lavoro sociale ed educativo.
Nell’equipe del SED – Servizio educativo domiciliare del Comune di Cavallino-Treporti, gestito dalla Cooperativa sociale Itaca e coordinato da Chiara Nicoletti in sinergia con i Servizi sociali comunali e con l’Ulss 4 Veneto Orientale, fin dall’inizio di marzo ci siamo confrontati su come avremmo potuto continuare a svolgere il compito di tutela per i minori del territorio.
Cosa ci indicheranno Ulss 4 e Servizi Sociali con i quali collaboriamo? Come possiamo mantenere le relazioni di supporto con le famiglie?
Punto di arrivo di un percorso di rimodulazione del servizio e punto di ripartenza di un’equipe allargata, intenzionata a svolgere il proprio ruolo sociale grazie all’invito delle assistenti sociali del Comune di Cavallino-Treporti, è stata la partecipazione alla formazione di Scuola IRS per il Sociale “Dove sono finiti bambini e adolescenti?”: come possono educatori, psicologi, assistenti sociali continuare a svolgere le proprie attività nel rispetto della propria e altrui salute? Quali innovazioni tecnologiche introdurre, quali competenze digitali imparare (velocemente), come condividere esperienze efficaci con i colleghi? Ma, soprattutto, come essere “al fianco”, nonostante tutto? E con quali tecnologie e quali modalità?
Fin da subito ci siamo organizzati con videochiamate, video tutorial registrati per il supporto nei compiti, video tutorial per supportare i genitori nell’uso di strumenti tecnologici per la comunicazione a distanza o le videolezioni scolastiche. Messaggi, videochiamate, messaggi vocali. Parallelamente, riunioni d’equipe in videochiamata, riunioni con assistenti sociali, servizi sanitari e insegnanti in videochiamata, fino alla sperimentazione di una supervisione a distanza con Massimiliano Paparella di Itaca. Io ho anche passato una sera ad ascoltare musica Trap, per capire cosa fosse. Mi sono costruito un sostegno per lo smartphone con le costruzioni di mio figlio. E ho imparato ad usare piattaforme per il gioco di ruolo a distanza, per provare a “stare insieme” con chi fa fatica a “stare”, e non ha chiaro il significato di “insieme”.
Hidalgo Leonardo Buscato
Educatore