A VILLA SARTORIO LE BOCCE CHE UNISCONO

TRIESTE – Da qualche anno a Villa Sartorio portiamo avanti l’attività delle “bocce”. Il progetto è nato da un’idea di Andrea Sterle, un ragazzo (fino ai novant’anni siamo tutti ragazzi) che ha una borsa lavoro nel nostro Centro diurno. Andrea pratica questo sport da svariati anni, partecipando a tornei sia in italia che all’estero.

Un giorno Andrea, che i primi tempi svolgeva lavoro di catalogazione e riordino della nostra biblioteca, mi dice di aver avuto un’idea: poter insegnare il suo sport a qualche fruitore di Villa Sartorio, e mi chiede di appoggiarlo in questa sua iniziativa. Io accolgo entusiasta la sua proposta, ne parlo con il nostro coordinatore e il nostro educatore e partiamo.

Da quel giorno molte persone che frequentano il Centro hanno aderito all’attività e hanno provato, a qualcuno le bocce sono piaciute, mentre qualcun altro ha preferito svolgere laboratori diversi. Si è creato un gruppo veramente forte che con impegno, concentrazione e divertimento è diventato sempre più coeso. I più assidui in questa attività sono Elisa, Andrea P., Andrea C., Mario e poi ci sono Fulvio, Tiziano, Federico, Cristiano e, praticamente indispensabile, Davide, borsa lavoro storica, giardiniere e molto di più. Tiene il punteggio, passa le bocce, aiuta l’arbitro, sempre disponibile.

Qualche tempo fa, il Centro diurno e residenziale Campanelle, nostro dirimpettaio, si è unito a noi e così Betty, Simone e Damian ogni lunedì sono con noi… giornate speciali, aria nuova, nuovi amici.

Il mister (Sterle) entusiasta, pignolo nelle spiegazioni, sempre pronto ad aiutare, correggere, complimentarsi con i nostri sportivi. Io altrettanto entusiasta che urlo come un’aquila, i “miei” mi conoscono ma i nuovi? Urca! Forse li ho spaventati… “silenzio, quando un compagno tira non si parla, concentrarsi! Andrea, metti giù le bocce, una alla volta! Ragazzi, pancia in dentro, petto in fuori, spalle dritte, testa alta! Non dormire!”. Penseranno che sia un’invasata, che ho visto troppi film sui marines. Poi scruto i volti dei partecipanti e vedo sorrisi, concentrazione, voglia di fare, insomma vedo un bel gruppo di persone che hanno voglia di stare insieme, di mettercela tutta, di divertirsi e anche di giocare seriamente.

Bene, andiamo avanti e non importa se, una volta finita l’attività, Andrea C. non si ricorda di aver giocato a bocce, in quelle due ore era con noi, ha esultato per i buoni tiri effettuati ed ha riso per le battute, ha messo giù le bocce che tiene tra le gambe per non dover ogni volta abbassarsi a prenderne una, non ha avuto momenti d’ira perché non c’è tempo, si gioca, ci si allena. Si sta bene insieme.

A breve, Betty, Simone e Damian saranno ancora con noi, che bello. A proposito, non è finita qui, Sterleee ho avuto un’idea… Continua…

Cristina A.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.