“Cantare e suonare assieme fa stare bene: la musica ci ha dimostrato di essere uno stimolo formidabile per aiutare a superare e a vincere le barriere, non solo del pregiudizio ma anche del pensare comune”.
Così si presentano i Capitano tutte a noi, formazione musicale nata nel 2013 a Pordenone all’interno di un progetto della Cooperativa sociale Itaca, e attualmente formata da sei componenti. La vocazione principale del gruppo è quella dell’accoglienza, la musica diventa non solo veicolo di espressione artistica, ma anche strumento di crescita individuale, luogo di confronto in cui sperimentare la conoscenza dell’altro, senza pregiudizi.
Caratteristica dei Capitano tutte a noi è essere un progetto aperto costantemente all’ingresso di altri componenti, anche solo per condividere un’esperienza musicale di ascolto dell’altro, in cui il gruppo, oltre che musicale, diventa una famiglia. Obiettivo del progetto “è superare i tabù – spiegano i musicisti -, integrare nel gruppo persone senza pregiudizi e aperte al confronto, con storie e approcci alla musica differenti in modo da arricchire il sound e la vita stessa della band”. La musica è una possibilità di riscatto rivolta ad un futuro percorribile: c’è chi vorrebbe fare della musica il proprio lavoro e, se capitano tutte a noi, potrebbe capitare.
“Ci piace anche occuparci della rivalorizzazione di brani, interpreti o band che non sono molto conosciuti dai giovani di oggi, e che invece hanno lasciato un’impronta nella storia della musica”. Ma i Capitano tutte a noi firmano anche brani propri, in cui dar voce a gioie, paure e sentimenti di ogni giorno. “Le canzoni che stiamo scrivendo saranno un po’ la nostra biografia per raccontarci e farci sentire, in fondo la musica è un bene comune di tutti e non ha pregiudizi nei confronti di nessuno”.
Valentina Ius (voce), cresciuta tra wave, dark e Duran Duran, è la front woman intensa e graffiante
Felice Bellucci (voce), un timbro cavernoso che richiama inevitabilmente i tormenti di Nick Cave o Johnny Cash, è il contraltare di Valentina
Beniamino De Piccoli (chitarra), chitarrista versatile e fantasioso, tra morbido finger picking e funambolici virtuosismi
Roman Taran (batteria), il più giovane del gruppo, colonna ritmica della band
Paolo Paron (tastiere, fisarmonica, armonica), partito dal blues, ama mescolare modernità e sonorità vintage
Gianmarco Toneguzzo (voce, basso), la voce profonda del post-punk inglese giunta fino a noi
Pingback: ITACA A FOLKEST PER IL SOCIALE ANNO #18 | IT La Gazzetta di Itaca