La salute dell’invecchiamento

Ogni primo mercoledì del mese il Centro diurno anziani di Sacile ospita il progetto “Mongolfiera” per offrire sostegno alle persone che si prendono cura di familiari affetti dalle patologie degenerative legate all’invecchiamento.

SACILE – Dallo scorso novembre, ogni primo mercoledì del mese dalle 19 alle 20.30, il Centro diurno anziani di Sacile ospita il progetto “Mongolfiera”. Gestito dalla Cooperativa sociale Itaca in stretta collaborazione con il Comune di Sacile e la Residenza protetta, propone incontri aperti alla cittadinanza per offrire sostegno alle persone che affrontano le difficoltà legate alla degenerazione cognitiva e fisiologica dei propri cari, e che si trovano più o meno consapevolmente a toccare con mano i rischi di un invecchiamento poco o mal considerato.
Nell’attuale epoca storica assistiamo ad un rapido aumento della popolazione anziana e al cambiamento della struttura della famiglia, di conseguenza ad un numero sempre maggiore di anziani che vivono soli e necessitano di piani d’intervento specifici, richiedendo un significativo adeguamento delle condizioni e dei servizi sociosanitari.
Il crescente bisogno di interventi funzionali rappresenta una sfida culturale e scientifica che coinvolge il triangolo sociale di cura, malato, staff sanitario-assistenziale, familiari per raggiungere uno stato di relativo benessere che possa, se non altro, contenere le conseguenze dell’invecchiamento e i sintomi delle malattie.
Il progetto è chiamato “Mongolfiera”, con un chiaro riferimento metaforico al movimento riflessivo del sollevarsi al di sopra del contesto, quanto basta per offrire la leggerezza e la visione d’insieme necessari ad affrontare anche situazioni oppressive e complesse. Perché è indubbia la difficoltà vissuta da coloro che si assumono l’impegno quotidiano nell’offrire cura ad un proprio caro, che più o meno lentamente, ma inesorabilmente, si allontana da una realtà fino a ieri condivisa e che, ogni giorno, per degenerazione delle risorse fisiche e/o cognitive, mette a dura prova le capacità di relazione.
La partecipazione al gruppo d’incontro può ridurre il senso di abbandono e spaesamento che paradossalmente si trovano a vivere anche coloro che si prendono cura della persona con tratti dementigeni. Il progetto “Mongolfiera” mira a contenere i danni e il malessere che ne sono conseguenza, offrendo uno spazio di informazione, confronto, sostegno e stimolo creativo. Fornendo le informazioni necessarie a prendere consapevolezza delle condizioni psico-fisiche del proprio caro, a sperimentare eventuali strategie alternative di comunicazione funzionale nei casi di persone con problematiche comportamentali e a sviluppare modalità positive e utili ad affrontare la propria paura di invecchiare.
Il gruppo Mongolfiera vede impegnata principalmente la figura della psicologa in veste di facilitatrice e/o informatrice, che periodicamente sarà coadiuvata dalla presenza di altre figure sociosanitarie di riferimento, allo scopo di rispondere alle esigenze informative dei partecipanti in ambiti specifici (geriatra, fisioterapista, assistente sociale, ecc.) con l’obiettivo di organizzare, attraverso la condivisione di competenze, una rete di persone sul territorio per offrire un’occasione utile a valorizzare le risorse del contesto sociale, della relazione d’aiuto e dei singoli soggetti coinvolti (caregiver e/o anziano).
Dal 28 febbraio partirà una forma ridotta e temporanea di progetto Mongolfiera anche ad Azzano Decimo, con incontri a cadenza settimanale ogni giovedì mattina dalle 9,30 alle 11 realizzati in collaborazione con l’Asp Solidarietà Mons D. Cadore nella cui sede si svolgerà il progetto.

Laura D’Ospina

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