Parte il 25 gennaio da San Giorgio di Nogaro il ciclo di 13 eventi rivolti a oltre 600 studenti. Sino al 23 febbraio incontri anche a Sagrado, Marano Lagunare, Carlino, Torviscosa, Porpetto, Latisana, Muzzana del Turgnano e Palazzolo dello Stella. Coinvolte 9 scuole medie. In programma laboratori, passeggiate della memoria e incontri con Mario Candotto e Emo Giandesin, sopravvissuti allo sterminio. Per non dimenticare le vittime di tutte le atrocità commesse dal nazifascismo nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
SAN GIORGIO DI NOGARO – La Bassa friulana ricorda le vittime di tutte le atrocità commesse dal nazifascismo nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Ricco il calendario per la “Giornata della Memoria” con appuntamenti dal 25 gennaio al 23 febbraio: ben 13 gli eventi previsti in una 10ina di servizi gestiti dalla Cooperativa sociale Itaca presenti in altrettanti Comuni friulani, 9 scuole secondarie di primo grado coinvolte e oltre 600 gli studenti pronti a partecipare. Una vera e propria rassegna elaborata dall’equipe di educatori Itaca dei Centri di aggregazione giovanile di Carlino, Latisana, Marano Lagunare, Muzzana del Turgnano, Porpetto, Sagrado e Torviscosa, e della Comunità educativa diurna per minori Tal Grim di Ronchis. Previsti incontri informali nei Centri giovani, laboratori e il coinvolgimento di due testimonial sopravvissuti ai campi di sterminio, Mario Candotto e Emo Giandesin. Primo appuntamento venerdì 25 gennaio alle 9.30 nell’Aula Magna dell’Istituto comprensivo Università Castrense di San Giorgio di Nogaro con la testimonianza di Mario Candotto, nato a Porpetto il 2 giugno del 1926. Partigiano della brigata Bruno Montina, Candotto venne arrestato a casa con tutta la sua famiglia il 24 maggio 1944, poi deportato e internato nel campo di sterminio di Dachau. Protagonisti dell’evento un centinaio di studenti provenienti dalle scuole secondarie di primo grado Giovannino Guareschi di Porpetto, IV Novembre di Torviscosa e Nazario Sauro di San Giorgio di Nogaro.
La condivisione di conoscenze ed esperienze anche drammatiche può far cadere le barriere generazionali tra giovani ed anziani, è questo il sottile filo rosso che collega tutti gli eventi in calendario. Sabato 26 gennaio alle 16 il Centro giovani di Sagrado coinvolgerà i ragazzi in una “Passeggiata della Memoria” al campo di concentramento di Sdraussina-Poggio Terza Armata, che costituisce un capitolo generalmente dimenticato, e per molti ancora sconosciuto, della Seconda Guerra Mondiale nell’Isontino. Il campo venne creato nell’estate del 1942 come carcere sussidiario della prigione di Gorizia sia per i civili sloveni rastrellati nelle zone d’occupazione, sia per i cittadini italiani di lingua slovena e italiana, e per le famiglie dei partigiani.
Lunedì 28 gennaio alle 16 i Centri giovani di Marano Lagunare presso l’area scolastica via Serenissima 1 e di Carlino al Centro Civico Ex Latteria di via Donatori di Sangue proporranno contemporaneamente la visione di filmati sul tema e la costruzione dell’Albero della Memoria.
Martedì 29 gennaio alle 11.15 la scuola secondaria di primo grado di Torviscosa proporrà una proiezione di una video-animazione di approfondimento sul tema della deportazione ed una “Passeggiata della Memoria” fino al monumento intitolato al partigiano Guglielmo Costanzo, carabiniere deportato e deceduto a Mathausen. Alle 15 al Centro giovani di Torviscosa verrà proposto un laboratorio di approfondimento e riflessione. Sempre martedì 29 gennaio alle 16 il Consiglio Comunale dei Ragazzi di Porpetto proporrà un momento di approfondimento e riflessione sul tema della shoah presso la Biblioteca Comunale.
Mercoledì 30 gennaio alle 16 il Centro giovani di Latisana al primo piano della Stazione delle corriere ed il Centro giovani di Muzzana del Turgnano nella Casa delle Associazioni proporranno la visione di un video-animazione di approfondimento sul tema della memoria ed un laboratorio di approfondimento.
Il programma proseguirà oltre le celebrazioni del 27 gennaio, infatti sabato 9 febbraio alle 9.30 al Teatro Odeon di Latisana il Centro giovani e la scuola secondaria di primo grado Cesare Peloso Gaspari proporranno a circa trecento studenti l’incontro con Emo Giandesin, sopravvissuto al campo di sterminio di Dachau. Classe 1921, residente a Carlino ma originario di Motta di Livenza, Giandesin venne fatto prigioniero durante un rastrellamento tedesco.
A concludere il ciclo di incontri sarà la testimonianza di Mario Candotto, che sabato 23 febbraio alle 9.30 all’Istituto comprensivo di Palazzolo dello Stella incontrerà circa 180 studenti delle scuole secondarie di primo grado Amerigo Vespucci di Marano Lagunare, Giosué Carducci di Carlino, Giulio Andrea Pirona di Muzzana del Turgnano e Cavour di Palazzolo dello Stella. Occasioni preziose per i ragazzi non solo per approfondire la storia, ma soprattutto per condividere emozioni e stati d’animo, sfatando il luogo comune sulla loro presunta refrattarietà.
Fabio Della Pietra
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