Cinque esperienze per contaminarci
CORDENONS – Uno sguardo a fragilità vecchie e nuove e a chi se ne occupa in un lavoro di cura quotidiano ma, a volte, diverso dal nostro. Su welfare e innovazione sociale abbiamo scelto di guardare oltre, ad esperienze lontane non solo geograficamente, ma anche per le specificità di taluni servizi, sempre nell’ottica di un arricchimento per noi e i nostri lavoratori e, magari, per contaminarci e attivare nuovi percorsi e nuove progettualità.
Per questo, nel corso dell’Assemblea generale dei delegati dello scorso 30 maggio a Cordenons (Pn), abbiamo invitato i rappresentanti di quattro Cooperative sociali e una Ong che, dopo i saluti dell’assessora alle politiche sociali del Comune di Cordenons, Laura Recchia, hanno voluto condividere con noi le loro esperienze.
Abbiamo così avuto il piacere di ascoltare gli interventi, nell’ordine, di Danilo Marchionni, presidente di Terra Cooperativa agricola sociale di Fano (Pu) sui temi dell’agricoltura sociale e sviluppo locale, Joan Crous Ramio, presidente Cooperativa sociale Eta Beta di Bologna su creatività e innovazione, Marco Fumagalli, educatore della Cooperativa sociale La Meridiana di Monza, che ci ha raccontato “Il paese ritrovato”, il primo villaggio in Italia dedicato alle persone con demenza o Alzheimer. E poi la Ong Save the Children con cui già collaboriamo per il superamento della povertà educativa nella gestione del Punto Luce di Marghera (Ve), presente con Marco Cappuccino, coordinatore reti e partnership di STC, che ci ha parlato dell’impegno della Ong per una giustizia a misura di minore. E, infine, Alessandro Zani, presidente della Cooperativa sociale Cauto di Brescia, che ha presentato l’esperienza più che ventennale in economia collaborativa, beni comuni, riciclo e educazione ambientale.
Fabio Della Pietra
Photogallery a cura di Mara Fella