Il 7 giugno Udine celebra i 40 anni della Legge 180
Teatro San Giorgio (ingresso libero): Convegno ore 15-17, Laboratori ore 17-19.30, Spettacolo “Due menti ed un matrimonio” ore 21
UDINE – Legge 13 maggio 1978, n. 180 “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 16 maggio 1978, n. 133. Undici articoli che hanno fatto la storia. Il 7 giugno Udine, già sede dell’ospedale psichiatrico di Sant’Osvaldo, celebrerà i 40 anni della Legge 180. Salute mentale, superamento dello stigma, accoglienza, integrazione, inclusione sono solo alcuni dei temi che faranno da sfondo al Teatro San Giorgio ad una serie di eventi (tutti ad ingresso libero) che partiranno alle 15 con il convegno “La Mente Divisa”, alle 17 laboratori di life skills e strategie comunicative, e alle 21 lo spettacolo multidisciplinare “Due menti e un matrimonio”.
Ad organizzare la kermesse Asuiud, Cooperativa sociale Itaca – Comunità Nove, Aspic Fvg, Progetto Comunicare, Dna danza, Arti Varti, Espressione Est circolo di studi artistici e sociali, con il contributo della Regione FVG – Giovanifvg, contributo per iniziative in ambito culturale a favore dei giovani ai sensi degli articoli 22, commi da 1 a 3, e 33, della legge regionale 22 marzo 2012, n. 5 (Legge per l’autonomia dei giovani e sul Fondo di garanzia per le loro opportunità).
Grazie all’opera dello psichiatra veneziano Franco Basaglia e al grande fermento culturale e sociale di quegli anni, la Legge 180, nota anche come “Legge Basaglia”, chiuse i manicomi-lager che per decenni avevano segregato non solo persone con sofferenza mentale, ma anche persone con disabilità e “devianti sociali”. Il progetto previsto al teatro San Giorgio verterà sulla conoscenza delle tematiche della salute mentale nell’ottica del superamento dello stigma verso le persone con disagio psichico al fine di incentivare comportamenti di accoglienza e integrazione, incrinando i pregiudizi e l’etichettamento che portano a classificare una persona come “matto”.
Sebbene il rischio di semplificare e uniformare la realtà, aderendo a schemi unilaterali, sia diffuso, l’iniziativa si pone l’obiettivo di stimolare le giovani generazioni alla comprensione che il tema della salute mentale non può essere letto in termini dicotomici e discriminanti (sano/malato), ma implica sofferenze che non sono estranee a nessun individuo.
Peraltro, per la prevenzione del disagio psicologico in età giovanile verranno offerte informazioni sui servizi della salute mentale, il loro funzionamento e le possibilità di accesso a percorsi perseguibili in caso di bisogno, in modo da favorire un’azione di prevenzione.
Le metodologie previste per la strutturazione del convegno e dei laboratori saranno di tipo interattivo, in modo da consentire ai presenti di fare esperienza di simulazione di casi pratici. Grazie al carattere interattivo delle attività, i partecipanti avvieranno una rielaborazione degli eventi a cui hanno assistito. Con lo spettacolo, infine, si coniugherà l’esperienza emotiva della storia teatralizzata alla riflessione argomentata sulle politiche in tema di salute mentale. Segui l’evento su Facebook
A cura di Fabio Della Pietra
Il programma