TARVISIO – Quella che vogliamo raccontarvi non è la storia di un sogno di mezz’estate di Shakespeariana memoria, bensì la storia di un sogno ad occhi aperti in una calda mattina d’estate.
Giovedì 27 luglio, tutto il tarvisiano era in fermento per il No Borders Music Festival che ogni anno porta nel capoluogo della Val Canale i migliori artisti sul panorama musicale internazionale. Ad inizio mattinata, riceviamo al Csre di Camporosso (Centro socio riabilitativo ed educativo dell’Aas n.3 “Alto Friuli – Collinare – Medio Friuli” gestito dalla Cooperativa sociale Itaca) una telefonata nella quale ci dicono che a brevissimo, giusto il tempo di farci belli, avremmo ricevuto visite. Meno di un’oretta ed alla nostra porta si affaccia il sorriso solare, un po’ timido forse, di una bellissima ragazza. Non ci mettiamo nulla a capire che è Joss Stone, la poliedrica cantautrice ed attrice britannica, che è venuta a trovarci per conoscerci. Rimaniamo per un momento frastornati, stupiti ed ammutoliti ma poi ci liberiamo da queste emozioni e diamo sfogo a tutto il nostro entusiasmo.
La accogliamo con la cosa che sappiamo far meglio, ossia la merenda. Via veloci in cucina a preparare il caffè, così facciamo vedere a Joss come si fa un vero caffè italiano, biscotti a volontà e visto che ci siamo le facciamo assaggiare anche la torta che abbiamo fatto.
Dopo la merenda, non vogliamo perdere tempo e ci mettiamo subito a fare dei lavoretti. Nella fattispecie, la coinvolgiamo nella realizzazione di un portafoto che incornicerà i ricordi di questa favolosa mattinata. Siamo frenetici, vogliamo sapere tutto di lei e Joss è disponibilissima e simpaticissima, ma al contempo vogliamo farle vedere tutto del nostro Centro e farle capire il nostro mondo. La portiamo nel nostro orto, le facciamo sporcare le mani a togliere le erbacce, le facciamo raccogliere il necessario per il pranzo, le insegniamo a fischiare con i fili d’erba. Vogliamo che di noi le rimanga qualcosa!
E le foto, le facciamo? Ma certo che si! Cerchiamo di fare i seri dandoci un tono per quelle che saranno le foto ricordo, ma non fa per noi. Ognuno dà il meglio di sé ed anche Joss non si tira indietro. Ridiamo come pazzi, ci divertiamo come se giocassimo con un’amica di lungo corso.
Ed ecco, purtroppo, il momento dei saluti. Per un attimo ci pervade un senso di tristezza ma viene subito spazzato via dal dolce sorriso di Joss.
Per noi è stata una mattinata oltremodo fantastica e siamo certi che lo sia stata anche per lei.
E ricorda, Joss, ogni volta che prenderai in mano un filo d’erba, avvicinalo alle labbra e soffia forte, quello è il suono delle nostre risate con te.
Sara Gentil e Elisa Petrucci