Cinque anni di sport uniti dalle diversità al Centro estivo gestito dall’associazione Arcobaleno in collaborazione con Itaca
AZZANO DECIMO – Corsa, lancio del peso, tennis e tiro con l’arco sono alcune delle tante attività sportive proposte nelle quattro settimane di luglio al Centro estivo integrato Arcobaleno di Azzano Decimo. Un’esperienza partita 5 anni fa e inizialmente dedicata solo a ragazzi disabili ma che, grazie anche ai continui successi inanellati negli anni, si è presto aperta anche ai giovani normodotati in una sorta di percorso di integrazione alla rovescia. Gestito dall’associazione sportiva Arcobaleno in collaborazione con la Cooperativa sociale Itaca, ha proposto un ampio ventaglio di attività non solo sportive.
Un Centro estivo aperto anche per fascia d’età e che, a differenza dei Punti verdi tradizionali, ha accolto bambini a partire dai 3 anni per arrivare fino a giovani adulti di 22 anni. Un’ottantina gli iscritti all’edizione 2017, svoltasi nella sede degli impianti sportivi azzanesi, 25 gli educatori Itaca e 6 i volontari Arcobaleno che dal 3 al 28 luglio si sono impegnati, divertendosi, ad imparare nuovi sport in un ambiente giocoso e accogliente.
Il Centro estivo Arcobaleno nasce 5 anni fa, a seguito del grande successo avuto dall’esperienza sperimentale del primo Punto verde in forma sportiva a Bagnarola di Sesto al Reghena dedicato interamente a persone disabili, allora gestito dalla Cooperativa Itaca grazie al supporto degli educatori Vincenzo Morgante e Francesca De Grandis. Al tempo, il punto verde aveva registrato 14 iscritti con 4 educatori ed era divenuto da subito un luogo di aggregazione significativo, dal momento che permetteva anche ai ragazzi disabili di partecipare come veri protagonisti e a tutti gli effetti alle attività proposte da un Centro estivo.
Le famiglie avevano accolto il progetto con grande entusiasmo tanto da chiedere un prolungamento delle attività sportive anche nel corso dell’anno. Di qui la nascita dell’associazione sportiva Arcobaleno, affiliata alla Fisdir – Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale -, con presidente Vincenzo Morgante, educatore Itaca e tecnico sportivo.
Tra i tanti punti di forza del Centro estivo va evidenziata la capacità di coinvolgere diversi gruppi sportivi del territorio, sparsi tra Azzano Decimo e San Vito al Tagliamento. Articolate le attività sportive proposte quest’anno tra cui anche la corsa veloce, il salto in lungo e il tiro col vortex, e poi volano, calcio e ballo oltre ad attività con laboratori creativi per i ragazzi con disabilità più gravi.
Uno degli eventi più attesi era certamente quello del meeting, appuntamento fisso calendarizzato durante la terza settimana, evocativo sin dal nome, “Le nostre Olimpiadi”, e che prende simbolicamente spunto dell’edizione delle Olimpiadi svoltasi a Londra nel 2012, anno in cui è nato anche l’Arcobaleno. La giornata si è aperta con la sfilata da parte dei partecipanti e l’esibizione di quanto appreso nelle settimane precedenti. Il meeting, volutamente senza medaglie e con un premio per tutti i partecipanti, è stato un momento speciale di condivisione per ognuno, sia per i ragazzi che hanno avuto l’occasione di esprimersi, sia per le famiglie che li hanno visti in azione non senza emozione.
Al termine sono stati consegnati i diplomi di partecipazione a tutti come segno di condivisione e adesione. Tra le autorità presenti l’assessora all’Integrazione, pari opportunità e affari legali del Comune di Azzano Decimo, Roberta De Simone, il consigliere comunale di Chions, Giuseppe Gravina, la logopedista Sandra Viol, la fisioterapista Monica Canton e la presidente del Comitato italiano paraolimpico (Cip), Marinella Ambrosio. Al primo meeting aveva partecipato come madrina e simbolo del mondo sportivo la campionessa mondiale allieve e juniores Alessia Trost, alla quale gli educatori desiderano rinnovare un ringraziamento per la sua disponibilità. Riconoscenza che va anche al formatore Fabio Momesso, che da diversi anni contribuisce a far conoscere le finalità dell’associazione a imprenditori del profit che diventano poi sponsor dell’Arcobaleno.
Pamela Corrier