Imparare a stare assieme attraverso il teatro
MANIAGO – Alcune delle persone residenti a Casa Carli già da due anni partecipano a “Telaracconto”, un corso di attività teatrale organizzato dall’associazione Teatro Maniago grazie al prezioso supporto di volontari esperti di animazione teatrale. L’esperienza è coinvolgente e Casa Carli partecipa con enorme piacere.
Quest’anno al gruppo si è aggiunta anche una persona che fatica ad avvicinarsi a qualsiasi tipo di attività, soprattutto se basata sul mettere in gioco la propria persona e personalità. I risultati sono stati sorprendenti, tanto che ora partecipa con interesse e sempre maggior coinvolgimento.
Nel progetto quest’anno abbiamo coinvolto anche la volontaria europea, Zulema, che da ottobre sta facendo un’esperienza nella Comunità alloggio di Maniago. “Durante il mio Sve ho avuto la possibilità di partecipare ad un progetto riguardante il teatro – racconta Zulema -, nel quale alcuni residenti ed io abbiamo lavorato insieme su vari aspetti come il rispetto dei turni di parola, la coordinazione, le pause tra le differenti frasi, le emozioni ed altro ancora”.
“Nel corso degli incontri le attività svolte erano diverse e con vari obiettivi come, ad esempio, identificare le emozioni disegnate su un dado ed imitarle, ballare tutti insieme la stessa canzone allo stesso ritmo, imparare ad usare diversi strumenti musicali… Tutte attività atte alla scoperta ed espansione di sé, nelle quali la persona misura le proprie capacità espressive e di comunicazione, un “luogo” dove incontrare se stessi e gli altri in un modo nuovo, autentico e libero”.
“Ogni giovedì, dopo la merenda, uscivamo tutti insieme per recarci nella sede dell’associazione Teatro Maniago, una piccola stanza dove tutto era possibile, dove la cosa più importante era essere noi stessi, divertici ed imparare tra balli, sfilate di moda, storie raccontate e canzoni cantate. Una serie di attività che rappresentavano una vera sfida per i beneficiari del servizio di Casa Carli – evidenzia Zulema -, perché tutti dovevamo essere sempre molto attenti a tutto quello che dovevamo fare, sviluppare la memoria ricordando tutte le frasi e tutte le espressioni. Sembra facile, ma non è così scontato. E noi ce l’abbiamo fatta!”.
Tra gli obiettivi delle attività c’erano principalmente la coordinazione ed equilibrio del corpo nello spazio, ma anche rilassamento e concentrazione, riconoscere le emozioni proprie e degli altri, sviluppo dell’immaginazione e della creatività. “Dopo tanto lavoro siamo riusciti a fare una piccola rappresentazione, nella quale tutti gli attori cercavano di svegliare un re addormentato. E il lavoro svolto è stato evidente, tutti hanno ricordato le frasi e seguito l’ordine delle battute, hanno ricordato ogni passo dei balletti e i diversi ritmi della musica. Tutto ciò imparato e trasportato in scena è di grande importanza anche nella vita”.
“Mi sento di dire che è stata una esperienza molto bella e immensamente gratificante – conclude Zulema -, grazie a tutti i partecipanti di Casa Carli che mi hanno fatto godere ogni secondo, grazie alla coordinatrice e a tutte le persone che sono state coinvolte nell’attività, che hanno fatto un lavoro molto difficile e al contempo molto importante perché rivolto al benessere e alla centralità della persona”.
Cosa ne pensano gli attori del percorso svolto? A loro la parola.
Erica: Mi è piaciuto, abbiamo ballato, abbiamo indossato dei bei vestiti, sono contenta perché mi ha visto mia zia, mi piacerebbe rifarlo!
Mariana: A me piace molto, mi piace studiare lo spettacolo, mi ha insegnato a giocare, come si canta e balla, e come si usano gli strumenti musicali, le emozioni con il dado, nel dado c’è disegnata un’emozione e ognuno deve fare l’emozione che c’è.
Sandra: È stato bello e divertente, ho imparato la musica e a dire le emozioni, vado ogni pomeriggio, ah no, vorrei andare ogni pomeriggio ma è una volta a settimana.
Giovanni: Mi è piaciuto, soprattutto la recita del re con la principessa, il teatro è divertente, bisogna rispettare i tempi perché c’è chi parla prima e chi dopo!
Sabrina: È una bella cosa per stare bene, per imparare a parlare, quando vado a fare teatro parlo bene e non balbetto, perché ti aiuta a rilassarti e ti toglie i pensieri
Silvia Mantese