BILANCIO 2016: LE RAGIONI DEL POTENZIAMENTO

PORDENONE – Espansione in Lombardia, crescita delle partnership, risposte a nuovi bisogni, attenzione all’innovazione e progettazione europea sono solo alcune delle ragioni che hanno portato alla crescita, consolidamento e potenziamento della Cooperativa Itaca nel corso del 2016.

Grazie all’allargamento delle attività nella regione Lombardia con la gestione di una Rsa a Milano e dei servizi assistenziali territoriali e domiciliari in una parte della provincia di Brescia, oggi Itaca è attiva in quattro tra Regioni e Province autonome, nonché in 11 Province, con un forte ancoraggio al Friuli Venezia Giulia dove sono concentrati l’85% dei servizi.

La crescita delle relazioni di partnership e delle collaborazioni va ascritta prevalentemente alla sfera pubblica, compresi gli enti formativi e del Terzo settore. Oltre ad una migliore strutturazione della Rete ComeTe per i servizi a domanda individuale, da fine anno Itaca è attiva al Punto Luce di Marghera, un polo educativo realizzato da Save The Children in collaborazione con il Comune di Venezia in uno dei quartieri a maggior rischio di fragilità ed esclusione sociale della città.

Sempre in termini di reti, nel 2016 si è formalmente costituita la Fondazione di Partecipazione di Pordenone Well Fare, di cui Itaca è fondatrice assieme a Legacoop Fvg, ai soggetti istituzionali pubblici afferenti i servizi sociali, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni imprenditoriali e ad altri soggetti pubblici, privati ed ecclesiastici. Prima nel suo genere in Friuli Venezia Giulia, la Fondazione ha avuto il riconoscimento giuridico da parte della Regione. Nell’anno, l’attività si è avviata e orientata all’incremento di opportunità di integrazione sociale e lavorativa di persone a rischio fragilità con progetti di sviluppo di servizi di comunità, anche attraverso la valorizzazione della spesa socio sanitaria come investimento di promozione di economie locali.

Le attività di Itaca si sono arricchite con nuovi servizi per rispondere a nuovi bisogni. Citiamo i molti servizi di sviluppo di comunità acquisiti anche con la fusione per incorporazione della Cooperativa sociale Thauma di Conegliano (Tv), il rafforzamento delle progettualità per superare il disagio giovanile, i servizi sociali a supporto degli Ambiti per l’attivazione – in via sperimentale in Friuli Venezia Giulia – della misura di inclusione attiva che prevede, oltre all’intervento economico, un percorso concordato per rimuovere le condizioni di difficoltà del nucleo familiare.

In rete con la cooperazione sociale locale, ci siamo attivati nei servizi per l’accoglienza dei richiedenti asilo in provincia di Pordenone, un’attività delicata che attrae pericolose e strumentali propagande populiste, primo ostacolo per un’efficace inclusione sociale. Nel corso del 2016, si sono avviati anche i tavoli per lavorare sul monitoraggio e sulle iniziative locali per l’attuazione della Carta della Buona Accoglienza delle persone migranti, siglata dall’Alleanza delle Cooperativa Sociali con il Ministero dell’Interno e l’Anci.

Fondamentale, inoltre, l’attenzione ai processi di innovazione anche attraverso la progettazione europea. Nel 2016 sono stati 15 i progetti presentati, di cui 3 come ente capofila, coinvolgendo in Europa reti molto vaste di soggetti pubblici e privati, così come rilevante è stata quella in altri ambiti (verso fondazioni o enti locali) con 8 progetti presentati di cui 3 già approvati. Riconoscimenti importanti sono arrivati, peraltro, dalle attività scientifiche legate a demenza e Alzheimer e attuate in stretta collaborazione con il Gruppo Ottima Senior.

Orietta Antonini

Presidente

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