IL DIALOGO CREATIVO

pubblicocultura + appartenenza + cittadinanza

4-22 febbraio 2017 Pordenone – Porcia

 

PORDENONE – Il 44,2% dei nuovi nati a Pordenone ha almeno un genitore straniero, lo sancisce l’ultimo rapporto sull’immigrazione in Friuli Venezia Giulia. Non è un caso che la rassegna culturale “Il dialogo creativo” sia nata proprio qui, nel 2013, per creare spazi di approfondimento e confronto sulle grandi trasformazioni portate dal fenomeno migratorio, oltre le ideologie e gli allarmismi. In Friuli Venezia Giulia nel 2016 più di 5 mila persone sono diventate cittadine italiane, un numero quadruplicato negli ultimi cinque anni.

archivioIn questo contesto sempre più plurale, la quinta edizione de “Il dialogo creativo” ha come filo conduttore degli appuntamenti il legame tra territorio, ambiente e migrazioni. La cultura ambientale viene proposta come spazio di incontro tra persone di origini, culture, religioni diverse, che condividono gli stessi luoghi di vita.

L’inaugurazione sabato 4 febbraio a Pordenone (ore 16.45 Sala Teresina Degan – Biblioteca civica), avrà al centro il paesaggio e la sua importanza per la costruzione di un’identità condivisa. L’architetto Moreno Baccichet illustrerà come si può vincere lo spaesamento e lo sradicamento dei cittadini rispetto al territorio abitato: a cosa servono le mappe di comunità, gli statuti di villaggio, le carte del paesaggio, la progettazione partecipata? e come possono contribuire a formare cittadinanza?

La metamorfosi della Turchia negli ultimi quindici anni sarà al centro del secondo appuntamento, sabato 11 febbraio, sempre alle 16.45 in Biblioteca a Pordenone. La giornalista Marta Ottaviani, una delle maggiori esperte di Turchia in Italia, presenta il suo ultimo libro, Il Reis. Come Erdogan ha cambiato la Turchia, Texus Edizioni, 2016. L’ascesa politica e la svolta autoritaria dell’attuale presidente della Repubblica, Recep Tayyip Erdoğan, hanno profondamente trasformato questo paese musulmano, ma con istituzioni laiche, alleato storico dell’Occidente e candidato all’ingresso nell’Unione Europea, che oggi è diventato un esempio per l’affermazione dell’islam politico e di regime autoritario in Medioriente.

Sabato 18 febbraio, ore 16.45 in Biblioteca, lo scrittore Bruno Arpaia, autore di Qualcosa, là fuori, Guanda, 2016, dialogherà con il direttore dell’Osservatorio Meteorologico Regionale Stefano Micheletti. Nel suo ultimo romanzo, il primo del genere climate-fiction in Italia, Bruno Arpaia ricostruisce un mondo stravolto dal cambiamento climatico, pieno di disperati che cercano la salvezza in Scandinavia, dove l’ambiente è ancora favorevole agli insediamenti umani. Dalla finzione alla realtà, Stefano Micheletti presenterà i dati sul cambiamento climatico in Friuli Venezia Giulia.

“Il dialogo creativo” si concluderà a Porcia, al Casello di Guardia in Via De Pellegrini, mercoledì 22 febbraio alle 20.30, con la proiezione del videoreportage ColOURs, realizzato da da Elisa Cozzarini, giornalista e curatrice de “Il dialogo creativo”, per Legambiente FVG. Il documentario svela il volto, le voci, il tempo sospeso dei richiedenti asilo del CARA di Gradisca d’Isonzo, ex CIE. Mostra anche cosa fa il Comune, in rete con diverse realtà della società civile, per rispondere alla presenza di un grande centro di accoglienza sul proprio territorio, con attenzione a chi accoglie e chi viene accolto. Interverranno nel dibattito l’assessora al Welfare di Gradisca d’Isonzo Francesca Colombi e il mediatore afgano Mujahid Khan.

A promuovere l’iniziativa è l’Associazione per il commercio equo e solidale L’Altrametà di Pordenone, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato del Friuli Venezia Giulia e con la partecipazione di Voce Donna, il Comune di Porcia, il Comitato per l’Unicef di Pordenone, i circoli Legambiente di Montereale Valcellina e Monfalcone e Kibimbu onlus, con la partecipazione di Cooperativa sociale Itaca.

Info e contatti: www.ildialogocreativo.itildialogocreativo@gmail.com

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