Da marzo a giugno tappe anche a Napoli, Firenze e Lecce per formare la figura professionale del “gestore di beni comuni”
MILANO – Tra le novità 2016 per FAB e Itaca c’è la partecipazione, come tutor, al primo Laboratorio di formazione itinerante promosso da SIBEC. SIBEC – Scuola Italiana per i Beni Comuni – è la prima scuola nazionale per la formazione alla gestione condivisa dei beni comuni ed è promossa da Euricse (European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises) – istituto di ricerca che promuove la conoscenza e l’innovazione nell’ambito delle organizzazioni non profit di carattere produttivo, Labsus (Laboratorio per la sussidiarietà) – associazione culturale nata nel 2005 con l’obiettivo di diffondere un nuovo modello di società basato sul principio di sussidiarietà orizzontale, e Università degli Studi di Trento.
La prima edizione del Laboratorio, composta da quattro tappe che si svolgeranno tra marzo e giugno nelle città di Milano, Napoli, Firenze e Lecce, ha come obiettivo quello di formare la figura professionale del “gestore di beni comuni”, una figura nuova che dovrà saper combinare ottime capacità di leadership e di mediazione con spiccate capacità relazionali, per promuovere una gestione condivisa dei beni comuni che sia economicamente sostenibile e socialmente inclusiva. Ma i quattro appuntamenti, saranno anche importanti occasione di valorizzazione delle risorse delle comunità in un’ottica di interesse generale e sviluppo locale.
All’interno del Laboratorio, Cooperativa sociale Itaca, insieme a DOF Consulting, avrà il compito non semplice ma importante di contribuire, con il proprio know-how e la propria esperienza, allo sviluppo collaborativo di metodi e pratiche utili a lavorare con e per la comunità in vista della gestione condivisa di potenziali beni comuni. Il tutoraggio prevede l’accompagnamento dei partecipanti nella realizzazione, incontro dopo incontro, di un “project work” (strumento collegato alla metodologia learning by doing che consiste nell’elaborazione di un progetto applicato a contesti reali in grado di aiutare i partecipanti a contestualizzare e verificare i contenuti di un percorso formativo) e lavorando, attraverso The Village, allo sviluppo delle loro competenze relazionali e organizzative e alla costruzione di un bilancio delle competenze.
Attraverso i diversi moduli formativi, i partecipanti, provenienti dal mondo della pubblica amministrazione, dell’impresa e della società civile, affronteranno i temi essenziali relativi alla gestione condivisa di beni comuni, mescolando i contributi di docenti ed esperti con attività laboratoriali e visite a progetti già esistenti. Il primo modulo, al quale abbiamo preso parte tra il 10 e il 12 marzo e intitolato “Beni comuni e società della condivisione”, ha visto la partecipazione di Gregorio Arena, Marta Mainieri, Carolina Pacchi e Francesca Santaniello, impegnati ad affrontare con i partecipanti i temi del perché (contesto ed evoluzione), del cosa (definizione di bene comune), del chi (i soggetti e gli interessi coinvolti, le mediazioni) e del come (quali strumenti di relazione tra pubblico e privato sociale) dei beni comuni, anche attraverso una visita alla “Cascina Cuccagna” di Milano.
Si è trattato di una tre giorni molto intensa, sia dal punto di vista dei contenuti e delle riflessioni, che da quello della condivisione (tra i partecipanti, ma non solo) di esperienze, saperi e punti di vista sul tema della comunità e sul senso della partecipazione e della cittadinanza attiva per la promozione dell’interesse generale.
I prossimi appuntamenti ci porteranno ad affrontare altri temi fondamentali: il secondo modulo, “Riconoscere e attivare le risorse” si terrà ad aprile a Napoli, attraverso i contributi di Carlo Borgomeo, Daniela Ciaffi e Raffaele Zito su come individuare e mappare le possibili fonti di finanziamento e individuare, attivare e gestire le risorse già presenti nella comunità per la gestione di un bene comune. Il terzo modulo “Governance e modelli organizzativi”, a cura di Carlo Borzaga, Flaviano Zandonai e Rossana Caselli, si terrà invece a Firenze e tratterà dei modelli di governance in grado di regolare ruoli, procedure, responsabilità e processi decisionali nella gestione dei beni comuni. Il quarto ed ultimo modulo sarà invece dedicato alla “Manutenzione e sostenibilità”, un approfondimento sugli strumenti necessari alla progettazione e pianificazione di una gestione economicamente sostenibile di beni condivisi. Il modulo ci vedrà impegnati a Lecce a fianco di Gianluca Salvatori, Marco Tognetti e Pasquale Bonasora.
Silvia Maschio