“Speciale è solo vivere, guardarsi di sera il palmo di mano e sapere che domani torna fresco di nuovo, che il sarto della notte cuce pelle, rammenda calli, rabbercia gli strappi e sgonfia la fatica” (Erri De Luca)
Udine
Ecco che cosa scriverei nella Lettera all’Anno Nuovo… chiederei un anno speciale, in cui vi siano momenti in cui ci si può fermare a ricaricarsi per essere più credibili e trasparenti.
Vorrei che fosse possibile qualsiasi riparazione di strappi o di onesta visione dell’incompatibile.
Vorrei che alcune tessere del mosaico che ci circonda trovassero il loro giusto incastro.
Vorrei che, per poter chiedere l’esercizio di una giusta democrazia, ci fosse una buona base che la propone (d’altronde Pitagora è venuto prima di Platone).
Vorrei credere che ci siano veramente i passaggi intergenerazionali e nuove generazioni che crescono.
Vorrei avere dei desideri da bambini, molto orientati al futuro, abbastanza praticabili ma soprattutto realizzabili con il coinvolgimento di altri.
Vorrei che anche tutte le buone capacità al nostro interno fossero quelle che ci danno il “senso del movimento”.
Vorrei che le contrattazioni sindacali si trasformassero in contrattazioni di mutualità, di certo energie spese in modo migliore…
Vorrei… vorrei… una cooperazione sociale che tale sia, in cui si cerchi di fare il meglio, il meglio per tutti, nell’attenzione verso molti.
Una cooperazione credibile per i soci e i servizi, ma che anche singolarmente i soci si sentissero credibili… (chiederlo ai servizi sarebbe un miracolo… ma magari…).
Vorrei un lavoro sociale da professionisti, ma con un alto grado di responsabilità diffusa e vera.
Vorrei che alle parole seguissero azioni concrete, ma che tra le parole e le azioni il tempo fosse breve e soprattutto che non si ritornasse dopo poco ancora alle parole…
Voglio continuare a credere nel lavoro che facciamo e nella cooperazione e a quegli accadimenti inaspettati che ti fanno dire che è ancora possibile.
Voglio continuare ancora a discutere, a discutere per capire e sentire che c’è ancora qualcuno…
Vice presidente