UNA FAMIGLIA CON UN FIGLIO DISABILE È UNA FAMIGLIA DISABILE?

Genitori_locaLa Cooperativa sociale Itaca è lieta di invitare i propri soci e lavoratori  alla proiezione gratuita del film “Genitori” di Alberto Fasulo.

La proiezione si terrà indicativamente alle 18.45 di mercoledì 21 ottobre 2015 presso la Sala Grande dell’associazione culturale Cinemazero di Pordenone in piazza Maestri del Lavoro 3, al termine dell’Assemblea Generale Ordinaria e Straordinaria di Itaca.
Oltre alle socie e ai soci che interverranno all’Assemblea, sono invitati tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, nonché familiari e conoscenti. Per evitare disguidi con il rischio di non essere accoglienti, siete pregati di segnalare il numero dei partecipanti aggiuntivi inviando una semplice mail (o qualsiasi altra comunicazione) a Fabio Della Pietra ai seguenti recapiti: f.dellapietra@itaca.coopsoc.it – cell. 348/8721497.

 

Pordenone

Dopo la prima mondiale al Festival di Locarno, dove è stato accolto dagli applausi della critica e del pubblico, “Genitori” approda finalmente nelle sale italiane: il nuovo e attesissimo film documentario del regista friulano Alberto Fasulo, prodotto da Nefertiti Film con Rai Cinema, in associazione con FriulAdria Crédit Agricole è stato presentato in anteprima nazionale assoluta giovedì 24 settembre alle 20.45 a Cinemazero di Pordenone e venerdì 25 settembre al Cinema Visionario di Udine. Il 14 settembre il film era stato proiettato a Pordenone in anteprima ad un gruppo di operatori sociali dei servizi pubblici, dell’associazionismo e della cooperazione sociale. Erano presenti la vicepresidente di Legacoop nazionale, nonché presidente della Cooperativa sociale Itaca, Orietta Antonini, ed il presidente di Legacoopsociali Fvg, Gian Luigi Bettoli.

 

Da lunedì 5 ottobre, il film sarà in sala OGNI LUNEDì a Cinemazero di Pordenone con una proiezione pomeridiana e una serale.

Per gli orari consultare sempre il sito di CINEMAZERO (http://www.cinemazero.org/).

www.nefertitifilm.it

www.facebook.com/GenitoriFilm

Realizzato con il sostegno e il contributo del Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, della Friuli Venezia Giulia Film Commission, del Rotary International – Distretto 2060 Friuli Venezia Giulia-Veneto-Trentino Alto Adige, “Genitori” verrà distribuito nelle sale italiane dall’Istituto Luce (coinvolgendo associazioni di settore, istituzioni e scuole). Il tour prenderà il via proprio dal Friuli Venezia Giulia, anche grazie alla stretta collaborazione con la Tucker Film, il Visionario di Udine (dove il film sarà presentato il 25 settembre) e, appunto, Cinemazero di Pordenone.

Una famiglia con un figlio disabile è una famiglia disabile? Partendo da un interrogativo tutt’altro che semplice, il film si permette la libertà di entrare, immaginare e comprendere la realtà di quanti condividono quell’esperienza. Genitori racconta, infatti, la quotidianità di un gruppo di auto-mutuo-aiuto, l’Associazione “Vivere Insieme”, formato da genitori di figli diversamente abili, che riscoprono nel dialogo la possibilità di affrontare e comprendere la vita di tutti i giorni. Indipendenza, sessualità, limite, senso di colpa, diritto al lavoro, sono gli argomenti che affrontano. Come qualunque altro genitore, come qualsiasi figlio.

Un film sul dolore senza pietismo, dove si respira il coraggio della paura, accompagnato da desideri, commozione e sorrisi. Facendo dimenticare che queste storie non ci toccano direttamente, ma con leggerezza ci possono toccare…

Alberto Fasulo, nato nel 1976 a San Vito al Tagliamento, ha esordito alla regia nel 2008 con l’opera Rumore bianco. Nel 2013 il suo film “TIR”, prodotto da Nefertiti Film in collaborazione con Rai Cinema e distribuito da Tucker Film, ha ricevuto il Marc’Aurelio d’Oro come miglior film all’ottava edizione del Festival internazionale di Roma.

Negli ultimi sedici anni un gruppo di genitori (12 madri e 2 padri) si sono incontrati ogni quindici giorni per parlare della loro vita quotidiana e per trovare soluzioni al miglioramento della vita dei loro figli. Dopo tanti anni, il gruppo è diventato una micro-società con un suo equilibrio. Il gruppo è diventato anche una famiglia. Aiutare se stessi per prendersi cura degli altri è il concetto fondante di questo gruppo.

Rimorso, paura, senso di colpa, gioia, rabbia, ricerca continua di soluzioni realizzabili, sono gli ingredienti dell’incontro eccezionale e quotidiano con queste persone che siedono in cerchio e identificano nel confronto e nella condivisione, beni comuni che possono contribuire a migliorare la loro vita.

 

Alberto FasuloIl “punto di vista” di Alberto Fasulo, regista, padre, figlio

La prima volta che ho incontrato questa associazione di genitori ho avvertito un forte scossone nella coscienza del mio ruolo di padre.

Il “mestiere” del genitore è un ruolo che si impara solo sulla propria pelle, non lo si può imparare da nessuno. Forse l’unico riferimento da cui si può attingere è l’esempio dei propri genitori, ma sempre dal proprio punto di vista, quello di figlio. Giorno dopo giorno, tra errori e fortune, si cresce con il proprio figlio, nel proprio ruolo di madre o padre nelle difficoltà e nelle gioie quotidiane.

Il genitore è il primo anello della nostra società, perché è colui che getta per primo le basi civili di un individuo, nell’obiettivo di trasmettere al figlio i valori necessari che lo facciano diventare in futuro un adulto indipendente e poi, genitore a sua volta.

Questa ruota può frantumarsi di fronte alla consapevolezza che il proprio figlio non potrà mai essere autosufficiente a causa di una conclamata disabilità fisica o psichica.

Genitori è un film documentario che ho realizzato per sancire la dignità di ogni genitore in ogni tipo di esperienza, specie quelli con figli disabili, ma non solo. È un film che ho realizzato anche per me stesso, per permettermi di comprendere e quindi accrescere la mia consapevolezza del ruolo genitoriale, per poterlo vivere con più coscienza possibile. Ho voluto dare questa opportunità anche ad ogni spettatore che si troverà a vedere il film, perché ritengo che il dono che questi genitori mi facevano, dandosi al film, era un gesto altruista che getta speranza verso il futuro.

La scrittura, e di conseguenza anche il montaggio, è stata una continua interrogazione su come approfondire senza violare le storie dei protagonisti, proteggendo le persone che mano a mano si incarnavano nel film come personaggi. Questo mi ha obbligato a riflettere continuamente su quale fosse il confine tra la dimensione personale e quella universale dei personaggi e delle problematiche in campo.

Con questo film tento di far partecipare lo spettatore ad un’esperienza di condivisione e scambio, sperando di innescare questa preziosa dinamica anche al di fuori della proiezione in sala.

Credo che il cinema debba recuperare, oggi più che mai, anche la sua funzione formativa e sociale.

Genitori è quindi un film che è già stato di formazione per i protagonisti e per il regista, ed ora aspira ad esserlo anche per il suo pubblico: un triplo salto mortale in atto.

Alberto Fasulo

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