IL CONSIGLIO REGIONALE DEL FVG CONTRO GLI APPALTI AL MASSIMO RIBASSO

Trieste

Semplificare e rendere più efficienti le procedure di affidamento degli appalti pubblici, accelerare i tempi di avvio delle opere e assicurare il rispetto delle scadenze imposte dai meccanismi di finanziamento pubblico, che prevedono vincoli di bilancio e rendicontazione. Sono le principali finalità che hanno indotto la Regione ad emanare delle direttive vincolanti in materia di lavori pubblici che saranno immediatamente operative.

Per l’assessore regionale ai Lavori Pubblici ed Edilizia Mariagrazia Santoro, “siamo ad una svolta cruciale nel settore perché queste direttive applicano indirizzi derivanti da recenti normative nazionali e consentono di avvicinare il mondo degli appalti pubblici alle specificità del tessuto socio-economico regionale”.

Le direttive stabiliscono che per i lavori pubblici il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ferma restando la discrezionalità della stazione appaltante, può essere evitato solo nei casi di appalti di non particolare complessità, ad esempio le manutenzioni ordinarie di modesto valore economico. Tale criterio va privilegiato per interventi specialistici o particolari di importo superiore a 200 mila euro. In generale, l’offerta economicamente più vantaggiosa deve essere perseguita, se possibile, per i lavori sopra il milione di euro e deve essere sempre adottata per i valori sopra soglia comunitaria, assegnando un punteggio non inferiore a 70 punti per la proposta tecnica e non superiore a 30 per quella economica. Inoltre viene prevista come obbligatoria l’introduzione del sopralluogo da parte di chi formulerà l’offerta in modo che questa sia il quanto più possibile consapevole.

Gli altri criteri stabiliscono che per lavori di importo compreso tra 40.000 e 200.000 euro si possa procedere ad indagine di mercato, nel rispetto di alcuni criteri generali di scelta, invitando un numero di imprese compreso tra 10 e 15. Per lavori d’importo superiore a 200.000 euro e fino a 1 milione di euro la stazione appaltante avvia una procedura negoziata senza bando, con invito diretto o con procedura di pre-informazione con un invito rivolto a un numero di imprese compreso tra 15 e 25. Per i lavori di importo superiore ad 1 milione di euro e fino alla soglia comunitaria di 5.186.000 euro si procede, con procedura aperta e il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Per appalti sopra soglia comunitaria la stazione appaltante procede all’affidamento mediante le procedure obbligatorie e con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

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