Pordenone
Superare la logica degli appalti legati quasi esclusivamente all’offerta economica a svantaggio della valenza progettuale e delle ricadute in termini sociali per i beneficiari dei servizi e per il territorio. Se ne parla da così tanto tempo che verrebbe da dare per scontato che tale pessima “abitudine” sia stata definitivamente superata. E invece non è cosi. In tanti, anche tra i massimi esponenti o esperti di economia sociale, ci hanno suggerito – a noi Cooperative sociali in particolare, che di appalti viviamo – di superare la logica degli appalti, di pensare ad altri servizi. E noi ci abbiamo pensato, partendo dall’esistente. E ci siamo mossi di conseguenza.
Abbiamo così puntato ad una estensione di servizi già esistenti, ci siamo concentrati (senza dimenticarci degli appalti) sugli affidamenti di micro progettazioni, sulla fidelizzazione dei rapporti con i committenti e con il territorio. E alcuni risultati nel corso del 2014 sono arrivati, uno per tutti l’aumento dei ricavi che si è attestato attorno al 3,3%, incremento perfettamente in linea con quello del 2013. E così la Cooperativa sociale Itaca si presenterà alla prossima Assemblea generale dei soci, prevista in primavera, con un bilancio in positivo sotto diversi aspetti. Ve ne anticipiamo alcuni e non solo in termini di numeri così come ce li ha riferiti il nostro Paolo Castagna, direttore amministrativo di Itaca.
Il valore della produzione è in aumento e nel 2014 ha superato i 38,5 milioni di euro, registrando una crescita del 3,3%, anche l’utile ha il segno più in linea con l’incremento nei ricavi. Un risultato più che apprezzabile se consideriamo il panorama esterno che ci circonda, caratterizzato ancora – nonostante qualcuno ci (noi cittadini) stia cercando di convincere che la ripresa ci sarà, che anzi già c’è e che si vede – da difficoltà socio economiche, politiche e occupazionali.
Nel nostro bilancio 2014 gli indicatori di crescita ci sono e, proprio in virtù del contesto generale, sono più che ragguardevoli il consolidamento dell’attività e il miglioramento rilevati. La marginalità resta vicina al punto di pareggio ma è ancora positiva, pur in presenza del fatto che il 1° gennaio 2014 è stata applicata l’ultima tranche del Contratto collettivo nazionale di lavoro delle Cooperative sociali, che ha comportato un incremento importante nel costo del lavoro.
I numeri, aggiornati al 31 dicembre 2014, risultano ancora una volta positivi. La buona riuscita complessiva dell’esercizio è dovuta soprattutto al contenimento dei costi fissi che nel 2014 sono scesi di quasi un punto percentuale rispetto al 2013. Notevoli anche le performance generali delle nostre Aree produttive, tra cui quella a due cifre del settore Disabilità che segna il +15%, l’area Minori che sfiora il +10% e il Territoriale Anziani che si attesta al +7%. Gli oltre 730 mila euro di incremento nel fatturato dell’area Minori sono dovuti proprio alle micro progettazioni con il territorio e alle estensioni di servizi.
La mutualità rivolta alle nostre socie e ai nostri soci resta di default e sempre in primo piano, e non soltanto in termini di inquadramenti migliorativi. Tra gli interventi quantificabili, oltre all’integrazione al 100% della maternità, ad erogazioni di servizi e voucher, la conciliazione è un punto focale di Itaca e nasce proprio per venire incontro alla necessità di conciliare le esigenze delle famiglie con quelle del lavoro. Nel corso dell’estate 2014, Itaca ha messo a disposizione Centri estivi gratuiti per i figli e i nipoti dei soci, ben otto le sedi attivate e sparse in tutto il Friuli Venezia Giulia per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre.
La proposta, che rientrava nel progetto “Itaca un’isola di conciliazione”, non era altro che l’edizione estiva dei “Baby parking” già attivati per i figli dei lavoratori Itaca. Conciliare per noi è non solo una priorità ma una questione di flessibilità, dal momento che i servizi funzionano quanto più si adattano alle esigenze dei fruitori.
Fabio Della Pietra