TUTTO ESAURITO PER “UN ALBERO INDIANO” CON SILVIO SOLDINI

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San Vito al Tagliamento

Tutto esaurito per il docufilm “Un albero indiano” di Silvio Soldini all’Auditorium Centro Civico di San Vito al Tagliamento, oltre 800 persone hanno affollato il doppio incontro dello scorso 17 gennaio che ha avuto come ospiti oltre a Soldini, il co regista Giorgio Garini, l’attore e scultore non vedente Felice Tagliaferri, Massimo Maggio, direttore di Cbm Italia onlus, Luca Casella, attore del precedente “Per altri occhi”, e il giornalista Daniele Damele che ha moderato l’incontro serale, mentre al mattino Tagliaferri aveva incontrato gli studenti delle scuole superiori sanvitesi, Liceo scientifico le Filandiere e Istituto superiore Paolo Sarpi, all’interno di una proiezione dedicata. La giornata era incentrata sul tema dei “Confini superAbili”, a evidenziare che il tracciato di confine tra “disabilità” e “normalità” è molto meno netto e il valico assai meno impervio di quanto comunemente si possa pensare. A seguire il resoconto del Comitato organizzatore. (Fabio Della Pietra)

Succede spesso che, rispetto alla disabilità, ci si comporti come Ulisse nel racconto di Franz Kafka, dove l’eroe greco passa accanto agli scogli delle sirene perfettamente convinto di udire il loro canto ammaliante. In verità le sirene si limitano a stiracchiarsi sulle rocce e non cantano affatto, ma tale è la forza dell’abitudine del pensiero, che Ulisse semplicemente ignora la realtà. Così anche noi, nell’accostarci al mondo dei disabili, ci lasciamo guidare, o per meglio dire fuorviare, dai nostri preconcetti. Passiamo accanto a questo mondo credendo di conoscerlo mentre, come Ulisse, semplicemente non lo ascoltiamo.
L’idea che i confini tra “normalità” e “disabilità” siano molto più sfumati e meno rigidi di quanto comunemente si pensi, che i due mondi possano entrare in una comunicazione libera e fattiva se si abbattono le barriere – mentali prima ancora che architettoniche – è stato il pensiero-guida dell’iniziativa “Confini superAbili” che si è tenuta il 17 gennaio scorso a San Vito al Tagliamento. Organizzata da Polaris Amici del Libro Parlato onlus, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, Lions Club Medio Tagliamento, Cinema San Vito- Pro Loco, con il patrocinio del Comune di San Vito e la collaborazione di un ampio partenariato, l’iniziativa si è articolata in due momenti destinati a un pubblico diverso, ma sempre prendendo l’avvio dalla proiezione del docufilm “Un albero indiano” girato per Cbm Italia da Silvio Soldini e Giorgio Garini, che hanno saputo tenere in delicato equilibrio le immagini e le emozioni.
Il documentario racconta la straordinaria esperienza di Felice Tagliaferri, scultore non vedente, che ha tenuto un corso di lavorazione della creta alla Bethany School nell’India settentrionale, una scuola inclusiva che, nel segno della massima apertura, vede interagire alunni “normodotati” e alunni con diversi tipi di disabilità. Il laboratorio non è stato un’esperienza isolata ma, grazie all’entusiasmo e all’impegno di alunni e insegnanti, prosegue ancora oggi. Ed è incoraggiante pensare che potrà continuare anche grazie al sostegno economico ricevuto a San Vito, il ricavato della serata infatti è stato devoluto a Cbm Italia.
In mattinata hanno partecipato all’evento 420 alunni di due istituti superiori di San Vito che dopo la proiezione del documentario hanno avuto la possibilità di interagire con il protagonista del film, Felice Tagliaferri. I ragazzi hanno mostrato grandissimo coinvolgimento emotivo e hanno posto a Tagliaferri molte domande riguardanti soprattutto le stupefacenti abilità e le straordinarie strategie che un non vedente mette in atto in tutte le azioni della quotidianità. Piano piano, grazie alla grande immediatezza comunicativa di Felice, un mondo che credevano molto lontano si è rivelato sorprendentemente vicino.
Alla proiezione del pomeriggio ha fatto seguito una tavola rotonda con i registi Silvio Soldini e Giorgio Garini, il protagonista del documentario Felice Tagliaferri, il direttore di Cbm Italia Massimo Maggio e il musicista non vedente Luca Casella. Ha condotto, tenendo con grande sicurezza il filo degli interventi, il giornalista e scrittore Daniele Damele. Quello che è emerso con maggior forza è stato in definitiva una riflessione sul senso profondo del riconoscimento al di là delle differenze e sul valore terapeutico della solidarietà, valore fondante della convivenza umana. In fondo “abilità” e “disabilità” sono parole, spetta a noi dare loro un’altra interpretazione e un nuovo senso.
Si ringraziano la Cooperativa sociale onlus Itaca per il prezioso sostegno nella diffusione della notizia tramite i media, Friul Tomorrow 2018 e Aido per il generoso patrocinio, il Comitato Disabilità di San Vito, il Centro Internazionale del Libro Parlato “A. Sernagiotto” Onlus, il Comitato Genitori Scuole di San Vito al Tagliamento, Radio Magica Fondazione Onlus, la Banca di Credito Cooperativo per la collaborazione ed infine l’Azienda Agricola Pitars di San Martino al Tagliamento per gli omaggi agli ospiti.

Il Comitato organizzatore

Alcune istantanee della serata (foto di Vanessa Piccinato, postproduzione Fabio Della Pietra)

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