Giovani prêt-à-porter per arginare la dispersione scolastica
Torviscosa
Un video che faccia riflettere, ridere e che metta anche un po’ di paura, il risultato è stato “6×6=36 Zombie non sei”. Ed è così che alcuni giovani di Torviscosa sono finiti sotto i riflettori grazie a un’idea ben precisa, stimolare i loro coetanei a proseguire gli studi in maniera consapevole. Obiettivo arginare la dispersione scolastica. Il cortometraggio “Zombie non sei” è stato promosso dal Centro di aggregazione giovanile di Torviscosa, gestito dalla Cooperativa sociale Itaca, all’interno di un progetto fortemente voluto dall’assessorato alle politiche giovanili del Comune di Torviscosa. Protagonisti del video nove ragazzi del luogo tra i 14 e i 18 anni: Thomas Alduini, Carlo Baldrin, Emily Buzzolo, Michele Buzzolo, Victor Di Giannatale, Gabriel Giurgila, Marta Monte, Giovanni Pesce, Arianna Tomba.
Il corto è stato proiettato in anteprima domenica 26 ottobre al Museo Cid di piazzale Marinotti a Torviscosa. La giornata è stata organizzato dal “Cag” in collaborazione con l’associazione giovanile Tormenti e alcune realtà economiche del territorio.
“Zombie non sei” arriva dopo il successo del video spot “Bull Over”, realizzato nel 2012-13 all’interno dei progetti sulla sicurezza attivati dal servizio di Polizia locale dell’Unione dei Comuni. Nel nuovo corto i nove protagonisti sono stati guidati, come nel precedente, dal Teatrino del Rifo con i registi di Uponadream studios di Gemona del Friuli.
I lavori di produzione sono durati 10 mesi, il risultato è un’interessante provocazione – con riferimenti al cinema horror e che usa la “lingua dei giovani” – sui pericoli della dispersione scolastica, nonché uno stimolo a proseguire gli studi. Fortemente voluto dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Torviscosa, il progetto si propone obiettivi articolati tra cui la promozione del protagonismo giovanile, l’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva.
“Giovani sotto i riflettori” è un evento in cui i ragazzi di Torviscosa “sono stati i protagonisti assoluti, dall’ideazione, all’organizzazione e alla presenza sulla scena. L’intervento del mondo adulto – spiega Alessandro De Biasio, operatore Itaca al Cag di Torviscosa che ha coordinato il progetto (e che è anche presente nel video) – si è limitato a livello di sostegno ed ha riguardato solo alcune fasi”.
L’evento è nato all’interno del Cag dall’incontro tra ragazzi con alle spalle percorsi diversi. Il Centro di aggregazione di Torviscosa “è uno spazio informale in cui incontrarsi per stare insieme ma anche per creare qualcosa, unire le forze, concordare le attività, consigliarsi a vicenda o anche scontrarsi”. Un educatore è sempre a disposizione per dare supporto, facilitare l’incontro e agevolare la realizzazione dei percorsi.
“Contemporaneamente, un altro gruppo di ragazzi – prosegue Alessandro De Biasio -, attivo in parrocchia da anni con animazione e volontariato, ha scelto di cimentarsi nella realizzazione di una sfilata di moda prêt-à-porter (presentata non appena conclusa la proiezione del video), per mettere in gioco le competenze, apprese durante gli studi o nel corso di esperienze lavorative, e condividerle con la comunità, questa volta con il supporto dell’assessorato alla Cultura. I modelli e le modelle coinvolti sono stati 14 ed hanno vestito ben 39 abiti, di cui 12 realizzati dai loro stessi. I percorsi dei due gruppi si sono intrecciati proprio al Cag, nonostante non tutti fossero uniti da legami di amicizia, si sono compattati per perseguire un obiettivo comune, ovvero un evento in cui tutti fossero protagonisti”.
Si tratta di un gruppo eterogeneo che si incontra più volte al Centro . “Ognuno dà il suo contributo per quel che può e che sa fare, tutti rispettano il lavoro degli altri. Si prepara un programma, si pensa a cosa è necessario, a quali autorizzazioni servono e ci si muove per risolvere i problemi. Non c’è un budget, bisogna far da sé il più possibile e così si coinvolge la comunità con gli esercenti e le associazioni, si chiedono in prestito le attrezzature del Comune e della parrocchia, si fa volantinaggio porta a porta dividendosi il territorio un po’ a testa. Quando arriva il giorno dell’evento il più è fatto e la soddisfazione si sente nell’aria ancora prima di cominciare”.
Per “Giovani sotto i riflettori” c’erano al Cid di Torviscosa più di 200 persone, tanto che si sono rese necessarie due proiezioni del cortometraggio in successione per poter accogliere tutti gli interessati. Lo spazio della sfilata era così affollato che alcune persone non hanno potuto assistere allo spettacolo. “La comunità ha risposto con entusiasmo ed ha apprezzato il lavoro svolto. Ma soprattutto – conclude De Biasio – ha compreso che i giovani meritano più spazio. E grazie a loro ha, forse, imparato che lavorare in squadra dà la possibilità di raggiungere risultati importanti”.
Fabio Della Pietra
- Zombie la photogallery