Pordenone
Nonostante le condizioni meteorologiche sento la fatica dell’estate. Non per la mancanza della brezza, ma per le produzioni legislative contorte a cui fanno da cappello gli inviti alla fiducia e le comunicazioni su chi sa resistere. Mi affatica chi in questa arena riesce, in ogni condizione, a strappare il boccone anche se non ha più fame.
Non è passato nemmeno un anno da quando una delegazione dell’Aci Sociale, tra cui anche alcuni nostri consiglieri di amministrazione, incontrò formalmente esponenti di Governo e Parlamento in merito alla questione dell’aumento dell’Iva sui servizi sociali, e sono passati solo pochi mesi da quando l’intervento è stato scongiurato. Nel frattempo è cambiato il Governo e via daccapo, si ricomincia una discussione sulle ragioni e soprattutto sugli effetti di un incremento di sei punti percentuali sulle finanze pubbliche.
Un paio di mesi fa è stato emanato uno di quei provvedimenti omnicomprensivi di revisione e ottimizzazione della finanza pubblica che, intitolandosi “Misure per la competitività e giustizia sociale”, comprende il famosissimo bonus 80 euro, i costi della politica, le tariffe postali, l’abolizione delle Province, … e che ha avuto e avrà ancora bisogno di ulteriori provvedimenti normativi, anche locali, legislativi e regolamentari. Con esso, anche qualche nostro committente sta cercando le proprie immediate soluzioni per far quadrare i conti. E noi, di rimando, a scongiurare di non perdere occupazione e non svilire servizi.
Sul piano regionale la produzione legislativa è al suo culmine con due essenziali provvedimenti sugli enti locali e sulla sanità regionale. Le due proposte hanno una cornice sensata e spero che il dibattito sia all’altezza della sua strategicità anche rispetto ai tempi.
Importanti novità normative anche nell’area lavoro, dal provvedimento antipedofilia, che nei 15 giorni successivi all’emanazione ha avuto bisogno di tre chiarimenti interpretativi, a quello più sostanziale che allenta la rigidità e i tempi dei contratti a tempo determinato, introducendo anche un sensato diritto di precedenza per le stabilizzazioni, ma anche qui si attendono i chiarimenti applicativi, soprattutto per chi come noi agisce in un raggio di centinaia di chilometri. E da un ex cooperatore io me li aspetto chiari e definitivi.
Per non entrare in contraddizione con la materia, meritano solo una citazione i numerosi provvedimenti rivolti a sburocratizzare, che per fare dispetto al loro significato fanno perdere molto tempo.
Insomma, io spero che arrivi qualche settimana di torrido caldo per contrastare queste sfiancanti “riforme”.
In ogni caso noi cooperatori sociali ci siamo: buon ferragosto a tutti.
Orietta Antonini