Intervista ai consiglieri Milena Bernes e Simone Orlando: tra concretezza e filosofia rappresentano due delle tante anime presenti in Itaca
Pordenone
Milena Bernes è in Itaca dal 1999, iniziando la sua carriera come educatrice per i servizi a minori e approdando successivamente al coordinamento dei servizi territoriali per anziani di Monfalcone, di cui ancora oggi si occupa assieme alla supervisione generale dell’appalto dei servizi territoriali per anziani a Sacile. Ma è riduttivo descriverla così, indubbiamente Milena dimostra una delle caratteristiche fondamentali per essere una cooperatrice ossia la grande flessibilità ad assumere sempre nuovi incarichi, che talvolta sono stati terreno conosciuto talvolta sono stati delle sfide, ai quali si è approcciata con curiosità e attenzione. Milena è anche mamma di Elisabetta che ha 9 anni e moglie, ed ogni giorno cerca, con la fatica che contraddistingue ogni donna, di gestire al meglio entrambi i ruoli con la presenza attiva e significativa nella vita della propria bambina e della propria famiglia, grazie anche alle possibilità di conciliazione che Itaca le offre. Consigliera già nello scorso mandato triennale, Milena ha voluto esserci nuovamente per continuare i percorsi già intrapresi nello scorso mandato e impegnarsi attivamente per apportare le proprie idee e conoscenze territoriali.
Simone Orlando è in Itaca dal 2006 ed attualmente è uno degli operatori della comunità di Casa Carli a Maniago, probabilmente quello con più capelli. Ha partecipato al corso di formazione per gli aspiranti consiglieri di amministrazione e poi ha deciso di candidarsi nella lista della zona pordenonese, con il desiderio di portare il suo contributo come educatore di un servizio e nel desiderio di avvicinare maggiormente i soci del territorio alla Cooperativa. E’ un operatore di shiatsu ed è appassionato di sport soprattutto per l’inclusione dei disabili.
Della Cooperativa Itaca cosa non diresti mai?
Milena – Della Cooperativa Itaca non direi mai che non si occupa del benessere degli utente e dei soci.
Simone – Non diresti mai che una Cooperativa ormai così grande, con le caratteristiche quasi di una grande azienda, porti avanti i suoi valori, a volte indipendentemente dai tempi degli altri (vedi il discorso dell’adeguamento del Contratto nazionale del lavoro o quello dell’assistenza sanitaria… messi in atto prima che diventassero legge…); che si mantenga grande, pur non partecipando alle gare scorrette al ribasso delle altre cooperative amorali e fittizie…
Di te quali diresti siano i tuoi pregi e difetti?
Milena – I miei pregi e i miei difetti sono: dire sempre quello che penso e penso con cuore e testa, perché al centro ci sono le persone.
Simone – Penso che tra i miei pregi possa esserci un atteggiamento curioso e meticoloso, incline all’approfondimento delle questioni; tendenzialmente sono una persona calma e riflessiva, ben disposto all’ascolto e al confronto. Tra i miei difetti c’è la tendenza a volte a “temporeggiare” troppo prima di esprimere il mio pensiero; in generale tendo a non arrivare mai in anticipo (“la vita di un puntuale è un inferno di solitudini immeritate…” cit. Stefano Benni), rimandando, a volte all’ultimo minuto, la risoluzione di una questione. A volte mi arrabbio, perdendo la mia calma abituale, quando una questione mi risulta difficile da accettare.
Qual è l’impegno che ti senti di prenderti con i soci della Cooperativa Itaca?
Milena – Di occuparmi di loro.
Simone – Penso di poter mettere in gioco la mia capacità di ascolto e il mio desiderio di capire a fondo i meccanismi gestionali della Cooperativa, così da poter essere un tramite nei confronti dei soci, che a volte si sentono distanti, se non esclusi, dalle linee direttive della Cooperativa o semplicemente ignorano il loro diritto/dovere a partecipare alla vita della Cooperativa.
Quando eri piccola/piccolo, pensavi che grande …?
Milena – Quando ero piccola pensavo di fare la ballerina classica poi invece…
Simone – Pensavo che grande… la ruota del Landini blu del mio papà… oppure che da grande… avrei fatto lo steward o il dottore in Australia.
Dai un consiglio alla Cooperativa Itaca di domani.
Milena – Consiglio di non dimenticarsi mai del valore dei soci e di prendersi cura.
Simone – Il consiglio che ci dò è di non abbandonare mai la ricerca di contatto con tutti i soci, anche quando le risposte non fossero sempre “partecipate”; sono convinto che se tutti i soci si sentissero accolti e valorizzati dai vertici della Cooperativa, la qualità del lavoro non potrebbe che aumentare e risorse inaspettate, nuove idee e soluzioni potrebbero arricchire sempre più la qualità dei servizi offerti, nonché il benessere dei lavoratori.
A cura di Orietta Antonini