Intervista a confronto alle due vice presidenti della Cooperativa Itaca
Pordenone
Anna La Diega – Vice presidente
Per la Comunità Europea non è più giovane, però non ha ancora compiuto quarant’anni. È mamma di Giorgia. Siciliana di origine, abita nel territorio goriziano ed è socia lavoratrice di Itaca dal 2005, dove è approdata l’anno prima come work experience portando con sé un’esperienza di sette anni come psicologa ed educatrice, acquisita presso enti e istituzioni pubbliche e private.
E’ stata coordinatrice di servizi agli anziani e oggi è la responsabile dell’intera area Residenziale Anziani. Ha dichiarato che Itaca l’ha conquistata con la gentilezza e l’accoglienza, che da noi ha ritrovato il valore della meritocrazia e che ha condiviso subito il valore della centralità della persona.
Enrichetta Zamò – Vice presidente
Friulana, poco più che quarantacinquenne e mamma di Serena, Tommaso e Mattia. E’ stata operatrice ma oggi lavora nell’ufficio commerciale ed è referente di molti servizi dell’Alto Friuli. Il suo arrivo in Itaca, nel 1996, coincide con il progetto di smantellamento del “manicomio” di Udine, un momento importante per Itaca e per chi, come lei, aveva deciso di dedicarsi ad un progetto concreto di salute mentale territoriale.
Di quel tempo, dice che il gruppo di lavoro, molto numeroso, ha imparato subito a lavorare insieme perché “era l’unico modo per sopravvivere ed è sopravvissuto perché gruppo”. “Itaca mi è piaciuta da subito e continua a piacermi per le persone che incontro e per le cose che fa. Con l’aumento della complessità e nella vastità, Itaca non ha perso il senso del perché delle proprie azioni.”
Parliamo di consapevolezza di essere una cooperatrice e una socia di Itaca. Quando l’hai acquisita (nei primi mesi di vita associativa o più tardi) e in che modo?
Anna – La consapevolezza di essere socia e di esserlo di Itaca è nata la prima volta che ho assistito ad un cambio d’appalto, quando la garanzia del passaggio per tutti gli operatori e la tutela dei loro diritti era un principio così naturale che non è stato necessario dirselo mai!
La convinzione, poi, che fosse il modo “giusto” e in cui mi riconoscevo, l’ho assolutamente maturata quando ho visto il passaggio di nostri soci ad un’altra cooperativ,a a seguito della perdita di una gara, in cui quello stesso diritto non era così scontato.
Enrichetta – E’ passato un po’ di tempo… se ben ricordo l’ho acquisita nei primi giorni.
La motivazione è nelle ultime righe della mia presentazione e nella possibilità che ho avuto di scegliere volutamente Itaca, e di aver trovato nel suo funzionamento quello che, nelle mie letture, studi ed incontri con chi credeva nella cooperazione, mi aveva interessato e fatto credere che poteva essere possibile una modalità di lavoro sociale.
Recentemente hai visto qualche bel film, o letto qualche bel libro, che vorresti consigliarci?
Anna – Da mamma dedico il tempo libero a mia figlia e l’ho portata a vedere il film di animazione Frozen, che mi è piaciuto per l’allegria della platea e per la ricerca della propria identità, e per il coraggio di difenderla ad ogni costo da parte delle due protagoniste.
Libro letto recentemente, anche se del 2005, “Caos Calmo” di Sandro Veronesi.
Enrichetta – Per quanto riguarda i film ho avuto delle inaspettate ottime sensazioni e grosse delusioni, e per non offendere nessun regista dico di andare a vedere “Capitan Harlock” è pur sempre un pirata-eroe misterioso… con un veliero velocissimo…
Troppo difficile anche scegliere un libro in particolare, ma mi piacciono tutte le donne e gli uomini descritti nei libri di Erri de Luca.
Associazioni di parole: io dico Rinnovare la governance, Comunicare ai soci, Visibilità di Itaca, Tu dici…?
Anna: Io dico…
Trasmissione di radici nel rinnovamento
Creare e favorire la condivisione d’intenti
Lavorare bene e con onestà (reale e intellettuale) è sempre il miglior biglietto da visita
Enrichetta: Io dico…
Coraggio e serietà
Trasparenza, vicinanza, passione, valori
Siamo e facciamo molto di più di quanto appare
Sotto la doccia? Canti (che cosa)? Pensi (a cosa)? o… per chi si ricorda le interviste di Avanzi a P.F. Loche, o ti tocchi?
Anna – Quando sono sotto la doccia mi lavo, quindi non potrei non toccarmi per raggiungere lo scopo!
Enrichetta – Non canto perché canto solo in auto, ma ho la doccia Led cromoterapica, il che mi permette di avere solo “pensieri felici”, gli altri li lascio fuori…
Come cooperatrice e/o come vice presidente, qual è la sfida più importante del 2014?
Anna – La sfida per il 2014 sarà quella di trovare il giusto equilibrio tra l’essere competitivi in un contesto economico e storico difficile come quello che stiamo attraversando, e il continuare a fare il nostro lavoro secondo le specificità che hanno reso Itaca credibile, e garanzia di qualità e creatività.
Enrichetta – E’ quella di riuscire a mantenere il giusto equilibrio tra la nostra professionalità, la capacità innovativa e di sviluppo con i valori della cooperazione sociale, gestendo e sopravvivendo alle pressioni che ci arrivano dalle realtà che ci circondano.
Orietta Antonini