Pordenone
Care socie e soci del segno di Itaca, abbiamo iniziato l’anno 2013 con rinnovata energia per almeno due ragioni: l’interpretazione catastrofica della profezia dei Maya era una bufala e il ‘poteva andare peggio’ del governo Monti pure.
Confesso che un po’ ci sono rimasta male, soprattutto per la profezia, visto che (da wikipedia) “si sarebbe dovuto verificare un evento capace di produrre una radicale trasformazione dell’umanità in senso spirituale, oppure… la fine del mondo”. Potendo, avrei scelto la prima ma sarei stata disposta a fare un ragionamento anche sulla seconda. Evidentemente la via di mezzo è stata quella che ci è toccata in sorte: un anno 2013 fuori dagli schemi.
Dopo i ‘sacrifici’ richiesti per scongiurare l’aumento dell’Iva, ma non quella sui nostri servizi, piuttosto che la minaccia di fare la fine della Grecia, siamo andati votare con il favore della luna nuova ma Urano, Plutone e Saturno – mai stati così concordi – hanno detto che no, non potevamo passarla liscia con quella legge elettorale e la prova l’avevamo sotto gli occhi, bastava un camino e un comignolo per le fumate bianche o nere. Così è finita che solo gli eletti, chi più chi meno, hanno vinto (con il patto che sia l’anziano presidente a dare i tempi), noi no.
Il resto dell’anno è andato via sul vuoto e sul motto praticato della spending review: il vuoto di pettegolezzi che lascia uno dei più grandi ‘ingannatori’ della politica italiana, il vuoto che ruota attorno a chi si inventa la sigla più sfiziosa sull’Imu, il vuoto su chi taglia ‘un po’ ciascuno non fa male a nessuno’, parlamentarie e primarie, a chi la spara più grossa e basta, tanto per dare slancio all’attività dei consorzi agrari che vendono i forconi.
Intanto catastrofi, lutti, incidenti colpiscono soprattutto gli indifesi: quelli del porto di Genova e del canale di Sicilia per ricordarli tutti. Sento una grande stretta pensando che facendo meglio, alcuni di quei morti si sarebbero potuti evitare!
Più grave ancora quando, come nel caso di Lampedusa di questi giorni, ci sono grandi corresponsabilità di imprese e persone a cui occorre togliere immediatamente il titolo di cooperative e cooperatori, altrimenti si vanifica anche il lavoro e l’impegno di milioni di persone, il nostro compreso.
Perché noi del segno della cooperazione abbiamo tenuto il dito alzato tutto il tempo e qualcuno ci ha anche visto, tanto che l’Europa ci ha riconosciuto un ruolo importante per lo sviluppo dell’economia sostenibile, e non perché siamo il segno più fortunato dello zodiaco (basta leggere il rapporto Censis o i dati del Censimento 2013 sul Terzo settore). In Italia parrebbe scongiurata la sciagura dell’aumento dell’Iva, che metterebbe in ginocchio un settore rilevante del welfare: ad oggi non c’è ancora il testo definitivo della legge di stabilità. In ogni caso mancano ancora molti strumenti normativi, finanziari, o semplicemente spazi di visibilità e di ascolto, per consentirci quello sviluppo sostenibile che le comunità si meritano.
Noi del segno di Itaca, impavidi, ci siamo affidati alle nostre socie e ai nostri soci fox: sul fronte dell’amore il 2013 sarà l’anno dell’unione per eccellenza. Abbiamo avuto qualche dubbio e difficoltà (soprattutto le single e i single), ma anche nel 2013 ce l’abbiamo fatta. In più di mille siamo partiti già dal primo gennaio, continuando con entusiasmo a gestire centinaia di servizi a migliaia di persone, abbiamo rinnovato il consiglio di amministrazione, abbiamo organizzato molti bellissimi eventi, seminari, convegni, concerti, abbiamo sviluppato FAB, abbiamo studiato, progettato e gestito, qualche volta sognato. Raramente, ma è successo, non ci abbiamo azzeccato… Abbiamo attivato servizi di conciliazione, potenziato la mutualità con la sanità integrativa e non solo… abbiamo raccontato… Non tutto è stato eccellente ma tutto è sempre stato autentico.
Se ci è sembrato che il 2013 fosse stato fuori dagli schemi e pieno di cose complicate e senza capo né coda, aspettiamo di vedere il 2014. La scia del passaggio della cometa Ison, almeno fino alla fine di dicembre, non ci consente di fare previsioni molto accurate, ma, sicuramente, e non ci vuole un mago, nuovi importanti sfide ci attendono, non potremo rilassarci, soffriremo i mali di stagione, ma possiamo accogliere con serenità e decisione il periodo di grande fervore che ci aspetta.
L’importante è partecipare alla realizzazione di un anno 2014 dove le cose possono andare meglio e noi, con o senza il favore degli astri, ce la metteremo tutta. Ci impegneremo per avere ancora la possibilità di scegliere insieme cosa, come e con chi essere cooperatori.
Anche a nome del consiglio di amministrazione e di molte altre socie e soci di Itaca, ci facciamo moltissimi auguri di ‘buone cose’, qualunque esse siano, dando per scontati salute e serenità.
Orietta Antonini
Che dire… sintesi impeccabile ed Auguri graditissimi. Buon 2014 a tutti Noi! Grazie Ori.