*Il titolo principale (sic!) non è felicissimo, ma è quello originale riportato sul quotidiano (fdp)
L’iniziativa sociale
Merano
Dopo il percorso innovativo per i pazienti affetti da malattie mentali avviato diversi anni fa a casa Basaglia a Sinigo e la realizzazione di alloggi protetti, ora l’Azienda sanitaria in collaborazione con l’istituto per l’edilizia sociale e la cooperativa Itaca ha deciso di inaugurare nei giorni scorsi in via Zuegg i primi alloggi autonomi per persone uscite dal difficile percorso della malattia mentale.
Il progetto residenziale è denominato “Abitare mio” e rappresenta un ulteriore passaggio verso il completo reinserimento nella società civile di persone seguite dal servizio psichiatrico della sanità pubblica. L’inaugurazione degli alloggi è stata effettuata lo scorso 10 ottobre in occasione della giornata mondiale della malattia mentale.
Da anni all’interno dei servizi psichiatrici si parla del problema del reperimento di alloggi, realtà che in provincia di Bolzano è sempre stata un tema ampiamente discusso e di grande attualità. Nello specifico, le persone con disagio psichico difficilmente trovano un alloggio idoneo alle proprie necessità: le spese di acquisto o di affitto sul libero mercato sono molto spesso inaccessibili e sproporzionate rispetto alle reali possibilità. In particolare si sente il bisogno di offrire un contesto abitativo più autonomo e responsabile agli utenti che hanno terminato un percorso residenziale protetto e raggiunto un adeguato livello di autonomia. Il tutto realizzato in tempi relativamente brevi e con una modalità di accesso semplificata.
Per questi motivi, la cooperativa sociale Itaca in collaborazione con il servizio psichiatrico di Merano, in linea con il piano sanitario provinciale, si propone di ampliare e differenziare l’offerta abitativa sul territorio di Merano secondo i principi di prevenzione, cura e riabilitazione. L’inaugurazione è avvenuta direttamente negli alloggi messi a disposizione dall’Ipes in via Zuegg con una merenda aperta ai nuovi inquilini, ad amici e famiglie e agli operatori del settore.(rog)
Fonte: l’Alto Adige
15-10-2013