VIA COLLE APERTA AL TERRITORIO

Gli Opg sono un’istituzione medievale

Udine

Cara redazione del Gazzettino di Pordenone, caro Lorenzo, l'articolo pubblicato oggi (24 settembre 2013, ndr) potrebbe essere stato un buon pezzo di cronaca, se il diavolo dello scandalismo non ci avesse messo lo zampino, anticipando al pezzo un titolo - chiamiamolo così, per restare in tema - demenziale.
Rimaniamo ai fatti: a Maniago c'è una comunità, quella di Via Colle, dove risiedono alcune persone con problematiche di salute mentale, in parte provenienti dagli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (quelli che la "riforma Basaglia" del 1978 non riuscì a chiudere, e che costituiscono quella vergogna invereconda che è stata rivelata dalla Commissione Marino sulla malasanità).
La comunità di Maniago nacque da un'urgenza, quella di "riportare a casa" gli utenti degli Opg rinchiusi in regioni lontane. E' stata gestita con generosità e realismo insieme a tutta la città a partire dall'amministrazione comunale, aprendosi al territorio e cercando di gestire le inevitabili difficoltà che si sono manifestate, interagendo con svariate attività sociali e modificando la sua stessa composizione (ora gli "ex Opg" sono solo una parte degli ospiti, gli altri sono stati inseriti in altri progetti sul territorio).
Chiunque abbia potuto conoscere gli utenti di Via Colle (come le tantissime persone che hanno assistito un mese fa al concerto della band da loro costituita presso la Pizzeria da Mario) ha potuto rendersi conto di come gli Opg non siano un luogo di cura, ma un'istituzione medievale in cui sono state ingiustamente rinchiuse persone "come tutti gli altri", pur con qualche difficoltà personale.
Lo stesso progetto della Regione Friuli Venezia Giulia, modificato più volte, non prevede una replica dell'Opg "miniaturizzato", ma una serie di interventi, sul piano degli investimenti e del personale, a favore di tutto il Dipartimento di Salute Mentale pordenonese, oltre che di miglioramento dei locali della comunità. Siamo certi che, come ci ha assicurato più volte il dott. Franco Rotelli (il successore di Franco Basaglia alla testa del Dsm di Trieste e presidente della Commissione regionale salute), il progetto comporterà ulteriori adattamenti, in modo da migliorare, e non "blindare" - concetto assurdo anche dal punto di vista linguistico: nessuno penserebbe mai di "blindare" i propri parenti, vicini di casa, colleghi di lavoro, applicando alle relazioni umane concetti della metallurgia... - il servizio di Via Colle. Una sua chiusura al territorio non è all'ordine del giorno, la buona esperienza fatta in questi anni dalla Cooperativa sociale Itaca va continuata e semmai implementata.
Cogliamo l'occasione per annunciare che, come cooperative sociali regionali, abbiamo intenzione di proporre - in accordo con l'amministrazione comunale di Maniago e con i servizi di salute mentale provinciali - una conferenza pubblica sull'argomento, proponendo al Forum Salute Mentale del Friuli Venezia Giulia di fare la sua prossima riunione proprio nella Città dei Coltelli.

Gian Luigi Bettoli, presidente di Legacoopsociali Fvg e responsabile nazionale per la Salute Mentale dell'associazione

L’articolo del 24 settembre 2013

Gazzettino

24 Settembre 2013

Ed: Pordenone

Pagina: 21

La Regione rassicura i residenti sulla sicurezza del Centro di salute mentale

IL MANICOMIO CRIMINALE “BLINDERÀ” I DIECI OSPITI

Maniago

Il complesso residenziale del Dipartimento di salute mentale di via Colle, a Maniago, sarà ristrutturato al fine di potenziare le dotazioni di sicurezza, in modo che non vi sia il minimo rischio per la popolazione del quartiere. Le rassicurazioni arrivano direttamente dalla Regione, che ha individuato nella struttura maniaghese quella idonea, per caratteristiche sanitarie e di sicurezza, ad ospitare una decina di ospiti cui saranno applicate le misure del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario, ma che non potranno mai uscire liberamente, essendo inoltre sorvegliate, anche di notte, da un infermiere e da un operatore socio-sanitario.

Secondo l’assessore alla Salute, Sandra Telesca, che qualche giorno fa ha fatto una visita alle strutture sanitarie della città dei coltelli, non hanno, quindi, ragione di esistere i timori avanzati da alcuni residenti del quartiere, preoccupati dall’ipotesi che i “reclusi” siano persone violente e per questo pericolose per la comunità. Rassicurazioni che, tuttavia, non sembrano essere ancora sufficienti.

In particolare, alcuni abitanti di via Colle, in prossimità del Centro, hanno chiesto un incontro pubblico (subito organizzato dal sindaco Andrea Carli, cui parteciperanno il capo del dipartimento del Csm dell’Ass 6, Angelo Cassin, e il direttore della struttura di via Colle, Giuseppe Geppini), durante il quale ognuno potrà verificare di persona il tipo di progetto – dal costo di un milione e mezzo di euro – così da poter controllare le misure di sicurezza e le modalità di soggiorno.

Attualmente, la struttura è gestita dalla cooperativa Itaca, che da anni è riuscita a instaurare un rapporto di pacifica convivenza tra i fruitori del centro e i residenti. Con questi ultimi che si sono ricreduti nel corso del tempo sui pregiudizi nei confronti degli ospiti, cioè persone svantaggiate e affette da disturbi mentali. Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere comunale (nonché assessore provinciale) Nicola Callegari, sollecitando maggior coinvolgimento degli organismi consiliari nelle scelte che riguardando la comunità.

Lorenzo Padovan

La “rettifica” pubblicata successivamente dal Gazzettino

Gazzettino

27 Settembre 2013

Ed: Pordenone

Pagina: 20

Centro di Colle

BETTOLI: UN INCONTRO SULLE NOVITÀ

Maniago

(lp) Le cooperative sociali regionali, in accordo con l’amministrazione e con i servizi di salute mentale provinciali, proporranno, nelle prossime settimane, una conferenza pubblica sulle novità che riguarderanno il centro di via Colle, proponendo inoltre al Forum salute mentale del Friuli di fare la sua prossima riunione proprio nella Città dei Coltelli.

Ad annunciarlo è Gian Luigi Bettoli, presidente di Legacoopsociali Fvg e responsabile nazionale per la Salute mentale dell’associazione. «Il progetto della Regione per Maniago – precisa – modificato più volte, non prevede una replica dell’Ospedale psichiatrico giudiziario “miniaturizzato”, ma una serie di interventi, sul piano degli investimenti e del personale, a favore di tutto il Dipartimento di salute mentale pordenonese, oltre che di miglioramento dei locali della comunità. Siamo certi – conclude Bettoli – che il piano comporterà ulteriori adattamenti, in modo da migliorare il servizio di Via Colle. Una sua chiusura al territorio non è all’ordine del giorno: la buona esperienza fatta in questi anni da Itaca va implementata».

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