Sport per tutti con percorsi differenziati
San Vito al Tagliamento
Anche per quest’anno l’associazione Arcobaleno, in collaborazione con Itaca propone percorsi sportivi differenziati, rivolti a bambini e ragazzi disabili e non. Oltre ai percorsi previsti, si è ipotizzato di attivare in parallelo un percorso rivolto ai genitori che accompagnano i figli in piscina a San Vito, in modo da far loro utilizzare per se stessi un’ora di benessere. Inoltre si sta attivando un gruppo per adulti al Palazzetto di San Vito il martedì dalle 9 alle 12, dove si svilupperà un programma ad hoc.
Destinatari in primis, si diceva, bambini e ragazzi diversamente abili di varie fasce di età, l’obiettivo è far praticare le discipline sportive sia singole che di squadra, favorire l’aggregazione tra i ragazzi, stimolarne la competitività, ma anche conoscenza e rispetto delle regole e dell’avversario. I percorsi proposti sono piscina, tennis, ginnastica, atletica.
Lo sport
L’attività fisica non genera esclusivamente il benessere fisico e con essa non si ottimizza soltanto la capacità motoria. È importante rilevare, infatti, che in persone affette da disabilità di tipo mentale, è possibile favorire attraverso l’attività motoria (pensiamo al nuoto o all’equitazione) lo sviluppo delle capacità logiche ed intellettive. L’attività motoria diventa un importante strumento educativo per il suo processo evolutivo. Oltre a favorire lo sviluppo cognitivo, costituisce motivo di emancipazione e accrescimento, a livello di autonomie personali e sociali, soprattutto se non perde di vista l’aspetto ludico.
Il ruolo dell’attività motoria e sportiva è reso fondamentale nell’intervento rivolto alle persone affette da disabilità, attraverso lo sviluppo delle potenzialità individuali, l’incremento di capacità ed acquisizioni di abilità, integrazione in contesti di vita ricchi di relazioni significative. In primo piano anche miglioramento della forma fisica, sviluppo cognitivo, conseguente all’apprendimento motorio, socializzazione conseguente all’integrazione sportiva, miglioramento dell’autostima.
Progetto ginnastica
Il progetto è destinato a bambini di età compresa tra 6 e 11 anni. I bambini e i ragazzi parteciperanno in modo ludico-educativo ad attività non agonistiche propedeutiche all’atletica, finalizzate a favorire la comunicazione attraverso il piacere di agire e di giocare, favorire la relazione con l’altro, accoglierlo, rispettarlo, mettersi nei suoi panni, interiorizzazione e rispetto di regole, conoscenza del proprio corpo e dei suoi limiti, miglioramento nella coordinazione ed equilibrio, miglioramento dei tempi di attesa e della capacità di ascolto, miglioramento della percezione spaziale.
Progetto tennis
Il progetto tennis è rivolto a ragazzi (con buone capacità motorie) con autismo, disturbo pervasivo dello sviluppo e disturbi della comunicazione, ritardo mentale, iperattività, sindrome di down e disturbi motori, ed ha l’obiettivo di sviluppare le seguenti capacità: adattamento a tutte le nuove situazioni che si hanno durante una partita, gli esercizi che verranno svolti dovranno avere sempre un obiettivo e il miglioramento si avrà grazie al ripetere gli esercizi stessi più volte. Elemento importante sarà il ritmo, che permette di organizzare i movimenti in maniera che l’azione risulti il più fluida ed armoniosa possibile grazie ad un corretto dosaggio di tempi ed intensità di ciascun movimento. E ancora memoria motoria, che consente di svolgere un esercizio che ha al suo interno più azioni, orientamento spazio temporale, fondamentale per migliorare lo spostamento del corpo nello spazio e nel tempo, destrezza, ossia la capacità d’essere padroni di coordinazioni complesse di movimento.
Progetto in piscina
Si rivolge a bambini con autismo, disturbo pervasivo dello sviluppo e disturbi della comunicazione, ritardo mentale, iperattività, sindrome di down e disturbi motori, che inseriti in un gruppo sportivo possono migliorare le capacità di relazione ed integrazione con i loro pari. Si svolge in piscina ed utilizza l’acqua come attivatore emozionale, sensoriale, motorio, capace di spingere i bambini a migliorare le capacità natatorie e relazionali. I progressi percepiti dai genitori riguardano soprattutto gli aspetti affettivi, relazionali e comunicativi. Inoltre, si possono avere miglioramenti nella coordinazione, nella deambulazione ed equilibrio. Si potranno avere miglioramenti anche nei tempi d’attesa, nell’attenzione, nella concentrazione sui compiti. L’attività in acqua diminuisce l’aggressività e migliorano, conseguentemente, anche le relazioni amicali a scuola e parentali. Altro obiettivo è quello di fare acquisire la piena autonomia nel cambio negli spogliatoi.
Progetto atletica
La scelta dell’atletica leggera nasce dalla consapevolezza che in essa vi sono alcuni fra i movimenti più elementari e spontanei dell’uomo: camminare, correre, saltare, lanciare. È quindi naturale che l’atletica sia una delle attività motorie più spontanee perché da sempre l’uomo ha corso, saltato, lanciato: lo spirito agonistico è innato in ogni ragazzo, occorre tirare fuori questa capacità anche dai ragazzi diversamente abili, insegnando loro a confrontarsi con gli altri e, allo stesso tempo, a migliorare le proprie prestazioni, perfezionando in senso tecnico i gesti motori alla base delle diverse specialità atletiche. Il percorso sportivo legato all’atletica prevede la conoscenza e la pratica di discipline sportive tipiche dell’atletica leggera come velocità, salto in lungo, getto del peso, vortex e staffetta. Il progetto è rivolto a ragazzi diversamente abili con una buona capacità motoria.
Articolati gli obiettivi: sviluppare il senso di responsabilità nella vita sociale e culturale, rispettare le regole e l’ambiente, affrontare le proprie paure, dimostrare coraggio, migliorare la concentrazione.
Per informazioni sui percorsi contattare il Vincenzo Morgante 328 9788573 dopo le ore 16.30.