“Il Guado” è un progetto di agricoltura sociale. Dà lavoro a persone svantaggiate
Pordenone
La filosofia della produzione sostenibile e a km zero abbinata all’impiego di persone in situazione di svantaggio: sono i due punti di forza dell’orto comunitario “Il guado”, progetto di agricoltura sociale realizzato a Cordenons, in un’area situata in via Martiri della Libertà 212, di fronte alla Caserma Carli.
Nell’area è operativa già da alcuni anni una serra, il Flor center, gestito dalla Cooperativa Noncello, che si occupa di produzione e vendita di fiori, piante e orticole. «Attualmente – spiega Stefano Mantovani – vi operano due soggetti svantaggiati, affiancati da altre due persone. Ora è in fase di lancio la parte agricola, con l’impiego di un’altra persona, arrivata al suo primo raccolto. I prodotti verranno venduti direttamente sul campo o consegnati attraverso un’associazione». Le persone interessate ad acquistare la verdura «sociale» possono chiamare il 338/7434117 o rivolgersi direttamente a “Il Guado”.
Il progetto aderisce anche all’iniziativa di rete sociale mutuale «Hortus Naonis» mettendo parte del raccolto a disposizione delle parrocchie per borse alimentari alle famiglie in difficoltà. La stessa realtà comprende inoltre una comunità che accoglie oggi sette persone, destinata nei prossimi mesi a chiudere per far spazio a una esperienza di housing sociale. Nei prossimi mesi si puntano poi a sviluppare attività di fattoria didattica, maneggio cavalli, apicoltura, area picnic e trasformazione e vendita di prodotti orticoli: già nel mese di agosto, se la produzione dovesse raggiungere le due-tre tonnellate, in collaborazione con il Parco agroalimentare di San Daniele (Udine) si tenterà la prima esperienza di trasformazione dei pomodori, per arrivare a produrre qualche migliaio di vasetti di passata.
«Il centro del progetto – spiega ancora Mantovani – è la realizzazione di un’economia comunitaria in questa fase di crisi che stiamo vivendo, che possa diventare anche un elemento di protezione sociale, e non semplicemente un segmento della filiera agroalimentare».
Numerosi i partner del progetto: il Cosm (Consorzio operativo salute mentale) di Udine, la cooperativa sociale Noncello di Roveredo, la coop agricola Agri.spe. di Cordenons, l’associazione Modo di Cordenons e Fab e cooperativa Itaca di Pordenone.
Il progetto è anche stato inserito nella app «L’orto in tasca», nata per aiutare i consumatori finali la ricercare le aziende agricole che vendono prodotti a chilometri zero e a essere aggiornati sui prezzi.
Fonte: Gazzettino
3 Agosto 2013
Ed: PORDENONE
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