Siamo una Cooperativa di tutti i soci
Pordenone
Il contesto geografico che ci vede collocati in una regione di confine, il contesto morfologico che presenta un terzo di territorio montano non facilmente accessibile, nonché il contesto demografico che vede una scarsa densità abitativa e con un indice di vecchiaia tra i più elevati d’Italia, confermano l’orientamento delle nostre politiche di consolidamento e sviluppo ancorate al territorio e nello specifico verso tutte le aree di servizio, anche quando l’impatto economico delle attività non solo non è rilevante, ma in taluni casi è diseconomico.
La distribuzione geografica del fatturato, che vede quasi l’80% dell’attività di Itaca collocata nel territorio regionale del Friuli Venezia Giulia, non ha subito variazioni rispetto allo scorso anno, anche perché – per ciò che vediamo dal nostro osservatorio – nel vicino Veneto la situazione è ben più drammatica e le ripercussioni sono riscontrabili anche dalle gare di appalto cui abbiamo partecipato, che nel 2012 sono state limitate e hanno avuto una consistenza economica non così rilevante come negli anni precedenti, sintomo di un immobilismo progettuale che certamente non restituirà alcun beneficio negli anni a venire.
Il contesto locale restituisce comunque alcune positività, prima tra tutte l’esenzione Irap (il provvedimento di esenzione per le cooperative sociali risale al 2005) senza la quale avremmo avuto un patrimonio meno consistente (poiché noi non usiamo tale esenzione per scontare le tariffe).
L’ambito locale restituisce un ulteriore ‘vantaggio’, eccezionale rispetto ad altri territori, come il mantenimento dei tempi di dilazione media degli incassi collocabili sotto i 100 giorni e che ci ha consentito di non appesantirci sul piano finanziario e rafforzarci anche patrimonialmente. Prevediamo, anche a
proposito dei progettati investimenti da realizzare nei prossimi mesi, una riduzione della liquidità impiegabile che nel medio periodo non dovrebbe compromettere la nostra attività complessiva. Come sempre, sottolineiamo la sottrazione del flusso di cassa – in virtù del provvedimento normativa sulla previdenza complementare – gestito dall’Inps con il Fondo di Tesoreria e che al 31/12 ammontava a 4,5 milioni di euro.
Resta il fatto che Itaca è Cooperativa di tutti i soci e non in misura proporzionale al capitale versato, ma in misura uguale per tutti; dipendono da noi (anche attraverso la democratica elezione degli organi sociali) il raggiungimento degli obiettivi e ricade su di noi l’eventuale rischio d’impresa. Ma la possibilità di consolidare i risultati e di aspirare a nuove mete è pesantemente condizionata dal sistema socio politico che in questi mesi restituisce un’avvilente immagine del proprio operato e quindi una sfiducia nella possibilità di invertire quelle tendenze che stanno portando a un aumento delle disuguaglianze sociali.
Paolo Castagna